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    L’Arabia Saudita arresta la moglie di un noto attivista per i diritti umani

    Samar Badawi è accusata di aver creato un profilo su Twitter per chiedere la scarcerazione del marito

    Di TPI
    Pubblicato il 13 Gen. 2016 alle 11:12 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:27

    L’Arabia Saudita ha arrestato martedì 12 gennaio un’importante attivista per i diritti delle donne, Samar Badawi, sorella del blogger Raif Badawi già arrestato dalle autorità saudite nel 2012 con l’accusa di aver criticato i valori islamici nel suo sito web.

    La notizia è stata diffusa attraverso Twitter dai familiari della donna e da Amnesty International, che ha definito l’arresto dell’attivista Samar Badawi “l’ennesimo esempio del disprezzo del governo saudita verso ogni forma di dissenso e verso il rispetto dei diritti umani”. 

    In una serie di tweet pubblicati sul social network, la cognata di Samar Badawi ha scritto che la donna è stata arrestata e trasferita nella prigione centrale di Dhahran, la medesima dove il fratello sta scontando la condanna a 10 anni.

    Secondo i familiari, Samar Badawi è stata arrestata con l’accusa di aver creato un account su Twitter per sensibilizzare la scarcerazione del suo ex marito, Waleed Abu al-Khair, avvocato saudita e difensore per i diritti umani, condannato anche lui a 15 anni di carcere per una presunta militanza anti-governativa. 

    In una nota diffusa dal portavoce del ministero dell’Interno saudita, il generale Mansour Turki, le autorità saudite hanno negato l’arresto della donna, precisando che si è trattato di un semplice interrogatorio in una stazione di polizia su richiesta di un pubblico ministero. Già nel 2014, il governo saudita aveva vietato all’attivista Badawi di viaggiare fuori dal regno. 

    Secondo Amnesty International, l’attivista saudita comparirà oggi dinanzi a un giudice.

    Samar Badawi è la sorella di Raef, il blogger saudita arrestato il 17 giugno 2012 con l’accusa di aver creato il sito web Free Saudi Liberals (Liberali sauditi liberi). Nel 2014, il blogger è stato condannato a 10 anni di prigione, a una punizione corporale di 1000 frustate e a una pesante multa. Tra le accuse mosse verso Raef Badawi anche quella per apostasia, che in Arabia Saudita comporta la pena capitale. Nel 2015, il blogger è stato sottoposto a 50 frustate, punizione che ha generato sdegno a livello internazionale. 

    L’8 marzo 2012, in occasione della festa della donna, l’attivista Samar Badawi ha ricevuto il premio internazionale per le donne coraggiose istituito dal dipartimento di Stato americano nel 2007. A consegnarle il riconoscimento l’allora segretario di Stato americano, Hillary Clinton. La giovane si è distinta per il suo impegno verso l’uguaglianza delle donne in Arabia Saudita, che vieta loro di viaggiare da sole all’estero, di guidare o di ottenere un’assistenza medica senza il permesso maschile. 

    (Qui sotto Samar Badawi riceve il premio internazionale per le donne coraggiose dall’ex segretario di Stato americano Hillary Clinton)

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