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    L’amministratore delegato di Oxfam si è dimesso

    Mark Goldring

    Mark Golding era stato criticato per la cattiva gestione dello scandalo che aveva coinvolto lo staff di Haiti della Oxfam, accusati di di sfruttamento della prostituzione a febbraio 2018

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 16 Mag. 2018 alle 18:36 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:40

    L’amministratore delegato della Oxfam, Mark Goldring, si è dimesso oggi, 16 maggio 2018, in seguito allo scandalo che ha coinvolto i membri di Oxfam ad Haiti, accusati di sfruttamento della prostituzione a febbraio 2018.

    Golding era stato criticato per il modo in cui aveva gestito lo scandalo che aveva coinvolto lo staff di Haiti della Oxfam, la confederazione internazionale di organizzazioni no profit che si dedicano alla riduzione della povertà globale.

    “Questo percorso sarà guidato da qualcuno che possa portare una visione fresca e una nuova energia”, ha dichiarato Mark Goldring.

    La vicenda

    Penny Mordaunt, Segretario di Stato per lo sviluppo internazionale del Regno Unito, ha chiesto a febbraio 2018 dei chiarimenti ad Oxfam in merito alle accuse nei confronti del suo staff di aver avuto rapporti con delle prostitute ad Haiti nel 2011.

    Oxfam, confederazione internazionale di organizzazioni no profit che si dedicano alla riduzione della povertà globale, ha negato qualsiasi insabbiamento delle accuse di sfruttamento della prostituzione.

    Mordaunt ha detto che Oxfam deve chiarire il modo in cui ha gestito le indagini o rischia di perdere i finanziamenti del governo.

    L’indagine interna della Charity Commission ha portato al licenziamento di quattro persone e ad altre tre dimissioni, tra cui quelle del direttore di Oxfam ad Haiti.

    Michelle Russell, che ha diretto le indagini interne, ha dichiarato al programma Today di Radio Radio 4 di essere certa che Oxfam ha indagato in maniera approfondita sulle accuse.

    Ma ha anche aggiunto: “Se i dettagli di ciò che è venuto fuori ci fossero stati comunicati, avremmo affrontato la questione in modo molto diverso”.

    Oxfam aveva annunciato nuove misure per la prevenzione e la gestione dei casi di abuso sessuale.

    Oxfam ha affrontato critiche crescenti sul modo in cui ha gestito le accuse di condotta scorretta da parte del suo personale ad Haiti, dove l’organizzazione sta operando dopo la devastazione che ha colpito il paese in seguito al terremoto del 2010.

    L’11 febbraio, Mordaunt ha dichiarato alla Bbc che Oxfam aveva fallito nella sua “leadership morale” sullo “scandalo”.

    Secondo il membro del governo britannico, Oxfam ha fatto “assolutamente la cosa sbagliata” non riportando nel dettaglio le accuse, aggiungendo che nessuna organizzazione può essere un partner governativo se non possiede “la guida morale per fare la cosa giusta”.

    La presidente di Oxfam, Caroline Thomson, ha dichiarato che il consiglio di amministrazione ha nominato all’inizio dell’anno un consulente per rivedere la sua cultura e le sue pratiche lavorative.

    “Non è sufficiente essere sconvolti dal comportamento del nostro ex personale, dobbiamo imparare da quanto accaduto e usarlo come stimolo per il miglioramento”, ha detto.

    L’organizzazione benefica aveva deciso di introdurre anche un severo controllo del personale e una formazione di salvaguardia obbligatoria per i nuovi assunti e si era impegnata a collaborare con le altre organizzazioni del settore per facilitare la condivisione di informazioni su persone che sono state giudicate colpevoli di una condotta sessuale impropria.

    Le accuse di una cattiva condotta da parte dello staff di Oxfam ad Haiti risalgono al 2011, ma sono venute alla luce in un rapporto del Times del 9 febbraio 2018, secondo il quale il direttore dell’organizzazione ad Haiti, Roland van Hauwermeiren, avrebbe usato prostitute in una villa affittata per lui da Oxfam all’indomani del terremoto del 2010.

    Oxfam sapeva delle accuse all’epoca e aprì un’indagine interna, a seguito della quale quattro membri del personale furono licenziati.

    I vertici dell’organizzazione hanno riferito alla Charity Commission che stavano indagando su comportamenti sessuali non appropriati, bullismo, molestie e intimidazioni del personale, senza tuttavia rivelare i dettagli.

    In questo articolo il giornalista Fulvio Scaglione ha spiegato per TPI cosa rivelano gli scandali sessuali delle Ong sul loro modo di finanziarsi.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
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