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    Per la rappresentante permanente degli Stati Uniti all’Onu, Assad è un ostacolo alla pace in Siria

    La diplomatica ha riferito al Consiglio delle relazioni estere dell'Onu sul conflitto che dura dal 2011

    Di TPI
    Pubblicato il 29 Mar. 2017 alle 15:23 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 17:51

    La rappresentante permanente degli Stati Uniti all’Onu Nikki Haley il 29 marzo 2017 ha definito Bashar al-Assad “un ostacolo ai progressi per il raggiungimento della fine del conflitto in Siria”. 

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    Il conflitto va avanti nel paese dal 2011 e il regime non ha in questi anni messo in campo azioni efficaci per il raggiungimento di una soluzione. La rappresentante di Washington ha aggiunto: “Non tornerò sull’opportunità che Assad sia o no al potere, sull’opportunità di alcune sue operazioni”.

    Haley ha riferito al Consiglio delle relazioni estere delle Nazioni Unite che anche il ruolo dell’Iran non è un aiuto al verificarsi delle condizioni per far cessare la guerra. “È una di quelle situazioni in cui Stati Uniti e Russia potrebbero parlare e dire OK, come possiamo trovare una soluzione migliore. Ma la questione Assad sarà sempre lì”, ha precisato.

    I colloqui di pace sul conflitto siriano si tengono a Ginevra e la partecipazione degli Stati Uniti è stata fortemente voluta dal mediatore Staffan de Mistura. “Quando hai un leader che si spinge fino all’utilizzo delle armi chimiche sulla sua gente, viene da chiedersi se può essere qualcuno con cui è possibile collaborare”, ha continuato Nikki Haley.

    L’ambasciatrice statunitense presso le Nazioni Unite è convinta che la stabilità della Siria sia necessaria per il raggiungimento della stabilità della regione.

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