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    “Il Governo non può espellere gli aborigeni”: la storica sentenza dell’Alta corte australiana

    L'Alta corte ha deciso inoltre che gli indigeni australiani non possono essere espulsi anche se non detengono la cittadinanza australiana

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 11 Feb. 2020 alle 16:21 Aggiornato il 11 Feb. 2020 alle 16:45

    Martedì 11 febbraio 2020, l’Alta corte australiana ha stabilito che il governo non può espellere dal paese gli aborigeni, neppure in osservanza della politica che prevede la liberazione dell’Australia dai criminali stranieri.

    L’Alta corte ha deciso inoltre che gli indigeni australiani non possono essere espulsi anche se non detengono la cittadinanza australiana.

    Gli avvocati del paese hanno accolto con favore questa decisione. Il governo australiano ora sta valutando gli effetti dell’inattesa sentenza sulle politiche migratorie.

    La sentenza nasce dopo il caso di due uomini nati all’estero ma identificati come appartenenti a tribù indigene: Brendan Thoms e Daniel Love.

    Thoms, 31 anni, è stato rilasciato poche ore dopo la sentenza, dopo 501 giorni di detenzione per immigrazione. Secondo il tribunale, il suo status di indigeno gli consente di vivere in Australia.

    “Brendan ha vissuto ben 500 notti insonni preoccupandosi di poter essere espulso in qualsiasi momento, e per fortuna ora l’incubo è finito”, ha spiegato il suo avvocato Claire Gibbs.

    “È molto felice di essere stato rilasciato e di potersi finalmente ricongiungere con la sua famiglia”, ha aggiunto.

    Il tribunale ha riscontrato che Thoms, 31 anni, nato in Nuova Zelanda da una madre indigena australiana, è un aborigeno australiano.

    Thoms ha vissuto in Australia da quando aveva 6 anni, è accettato come membro della tribù Gunggari ed è riconosciuto come legittimo detentore del titolo di “nativo” della sua terra.

    Ma la maggioranza dei giudici non era convinta che Love, 40 anni, fosse indigeno e fosse accettato come membro della tribù Kamilaroi.

    È nato in Papua Nuova Guinea da un padre indigeno australiano e vive in Australia da quando aveva 5 anni.

    La corte ha riscontrato che gli australiani aborigeni hanno uno speciale legame culturale, storico e spirituale con l’Australia e che non possono essere considerati “alieni”.

    Gli australiani indigeni rappresentano il 3% della popolazione e sono il gruppo di minoranza più svantaggiato nel paese in base a diversi parametri. Gli australiani indigeni muoiono più giovani degli altri australiani e molti di essi sono incarcerati.

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