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    Il giornalista siriano piange per i bambini che muoiono di fame in diretta da Aleppo

    Nella città siriana assediata dalle forze governative del presidente Bashar al Assad mancano cibo e medicine per le 300mila persone che vivono in quelle aree

    Di TPI
    Pubblicato il 3 Ago. 2016 alle 16:51 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:06

    Un collegamento dalla città siriana di Aleppo per l’emittente araba Al Jazeera – come tanti realizzati nel corso della sua carriera giornalistica – si è trasformato in un momento di commozione per il reporter siriano Milad Fadel, che non è riuscito a trattenere le lacrime quando ha iniziato a fare un resoconto delle quotidiane violenze e delle sofferenze a cui il suo popolo è sottoposto da cinque anni di conflitto. 

    Fadel stava raccontando della profonda crisi umanitaria che ha colpito duramente i quartieri a est di Aleppo, sotto assedio da un mese, con le forze governative del presidente Bashar al Assad che impediscono l’arrivo degli aiuti umanitari. 

    Il giornalista siriano con la voce rotta dalle lacrime ha denunciato la situazione catastrofica: “Si dice e si ripete che bisogna riportare ciò che accade in Siria con oggettività, ma di fronte a questo disastro non possiamo far altro che aiutare questi neonati e bambini che vivono sotto assedio, e che non hanno più nulla da mangiare”.

    “Non si può non stare dalla parte di queste 300mila persone che cercano delle semplici cure mediche e corridoi umanitari. Non possiamo fare altro che sperare di non rivedere ciò che abbiamo visto a Madaya e a Ghouta. Dei bambini affamati che muoiono di fame”.

    Fadel ha poi denunciato come “manchi la benzina per le ambulanze”, mentre “proseguono i bombardamenti del regime con il supporto dei russi sulle zone orientali della città sotto assedio”.

    Qui sotto il video :

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