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    Aids, l’incredibile annuncio degli scienziati: “Scomparse le tracce del virus in un paziente sieropositivo”

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 5 Mar. 2019 alle 08:47 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:59

    Un caso più unico che raro. È la seconda volta che scompaiono le tracce del virus dell’Aids da un paziente sieropositivo. L’annuncio è stato dato dagli scienziati britannici dopo il caso di un uomo che è stato “liberato” dal virus dopo un trapianto di midollo osseo. Il midollo in questione proveniva da un donatore con una rara mutazione genetica che lo rendeva resistente all’Hiv.

    A tre anni dalla donazione, e dopo aver eliminato i farmaci antiretrovirali, gli scienziati hanno notato come non vi sia alcuna traccia del virus. I risultati incredibili sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature.

    “Non c’è nessun virus che possiamo rilevare”, ha detto Ravindra Gupta, professore e biologo dell’Hiv.

    I medici sono fiduciosi del fatto che un giorno si potrà debellare definitivamente l’Aids, ma ad oggi non c’è ancora una cura per l’Hiv.

    Il caso descritto da Nature è il secondo al mondo, dopo quello del paziente Timothy Brown, uno statunitense che nel 2007 subì un trapianto simile in Germania.

    La procedura è costosa e rischiosa, e i medici pensano che non possa essere un modo valido per curare tutti i pazienti sieropositivi. La mutazione genetica del donatore è nota come CCR5 delta 32 che presenta resistenza all’Hiv.

    Nel mondo il virus dell’Aids ha ucciso circa 35,4 milioni di persone dal 1981 a oggi, e nel solo 2017 si sono registrate oltre 940mila vittime. Sono circa 9 milioni coloro che non sanno di essere sieropositivi.

    Il virus è particolarmente diffuso nei paesi del sud dell’Africa.

    In Italia, secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità, nel 2017 ci sono state 3.443 nuove diagnosi di infezione da Hiv. Il numero di infezioni è aumentato tra i giovani, più precisamente nella fascia che va dai 25 ai 29 anni.

    La causa di questo incremento è da rintracciare nei rapporti sessuali non protetti. In Italia oltre il 70 per cento dei nuovi casi di infezione sono diagnosticati quando sono ormai ad uno stadio avanzato dell’infezione. Nel nostro paese vi sono almeno 15mila persone che sono sieropositive senza saperlo.

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