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    Usa, afroamericano fermato dalla polizia muore soffocato: agenti licenziati | VIDEO

    George Floyd è stato bloccato a terra con un ginocchio di un poliziotto al collo. "Lasciatemi, non riesco a respirare", le sue ultime drammatiche parole

    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 27 Mag. 2020 alle 08:15 Aggiornato il 29 Mag. 2020 alle 16:03

    Usa, afroamericano morto soffocato dopo un controllo della polizia: video

    “Lasciatemi, non riesco a respirare”: sono le ultime drammatiche parole di un cittadino afroamericano morto negli Stati Uniti dopo essere stato ammanettato dalla polizia e soffocato, bloccato a terra con un ginocchio dell’agente sul collo. L’uomo, George Floyd, era stato fermato durante un controllo, nella città di Minneapolis. La scena è diventata virale grazie a un video girato da un passante e poi messo online, un video che ora scuote l’intero Paese.

    Cosa è successo: il video

    Le immagini del video mostrano un uomo disarmato steso a terra, bloccato da un agente. Il poliziotto tiene per circa 8 minuti il ginocchio premuto sul collo dell’afroamericano, steso a faccia in giù, nonostante continui a dire “Non respiro”.  Il sospettato ha poi avuto una crisi, è stato portato d’urgenza in ospedale dove è morto poco dopo.

    Durante il controllo l’agente non ha allentato la presa su Floyd neanche quando l’uomo sembrava aver perso i sensi, e nonostante altri passanti gli chiedessero di controllargli il battito cardiaco.

    Secondo una prima ricostruzione, una pattuglia di poliziotti era stata allertata per la presenza di un uomo in un’auto che sembrava sotto l’effetto di stupefacenti. Arrivati sul posto, gli agenti avrebbero quindi intimato all’uomo di scendere dalla vettura, ma questo ha cominciato ad opporre resistenza. George Floyd aveva circa 40 anni. Sembra che, poco prima di essere fermato, avesse cercato di usare un documento falso in un negozio.

    Il caso Garner nel 2014

    L’episodio del Minnesota ricorda un altro caso simile e tristemente noto, quello del newyorchese Eric Garner nel 2014. L’afroamericano, disarmato, fu bloccato con una presa al collo da un agente su un marciapiede. Continuò a ripetere “Non respiro, non respiro”, per poi perdere la vita. Allora la scena fu ripresa da un amico della vittima e diffusa online.

    Afroamericano morto soffocato: poliziotti licenziati

    Come riferito sindaco di Minneapolis Jacob Frey i 4 agenti della polizia coinvolti nella morte dell’afroamericano sono stati licenziati. Frey l’ha definita la “scelta giusta”. Il capo delle forze dell’ordine della città, Medaria Arradondo, ha poi dichiarato che i 4 poliziotti sono ora “ex dipendenti” del dipartimento.

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