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    L’aborto in Cile è stato in parte depenalizzato

    La decisione della Corte costituzionale è una prima enorme vittoria per tutte le donne del paese sudamericano

    Di TPI
    Pubblicato il 23 Ago. 2017 alle 11:00 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 11:03

    Il 21 agosto la Corte costituzionale del Cile ha approvato la parziale depenalizzazione dell’aborto, dopo aver respinto sei voti contro quattro il ricorso delle opposizioni dei conservatori contro la legge approvata in parlamento. Questa è una vittoria per la presidente del paese Michelle Bachelet – alla guida della coalizione di centrosinistra – e per i gruppi che hanno fatto campagna per anni contro il divieto di abortire.

    Il Cile era uno dei sei paesi al mondo che vietava l’aborto alle donne. Ora la depenalizzazione parziale permetterà di abortire in tre casi specifici: quando la vita della madre è in pericolo, quando un feto con difetti congeniti non permette di portare avanti la gravidanza e quando quest’ultima è il risultato di uno stupro.

    “Questa decisione toglie definitivamente il Cile una volta per tutte dall’imbarazzante lista di paesi che ancora criminalizzano l’aborto senza eccezioni”, ha detto Ana Piquer, direttrice di Amnesty International Chile.

    La penalizzazione dell’aborto nel paese sudamericano era entrata in vigore alla fine della dittatura di Augusto Pinochet, con il supporto della Chiesa cattolica.

    Il percorso per la parziale depenalizzazione è stato lungo e difficile, con ritardi dovuti alle divisioni interne della coalizione di governo contro un’opposizione compatta.

    Nel mondo, le leggi sull’aborto sono molto diverse di paese in paese. In generale, l’Onu classifica le regolamentazioni in tema di aborto in base a sette condizioni in cui è reso legale o illegale:

    • per preservare la vita di una donna;
    • per preservare la sua salute fisica;
    • per preservare la sua salute mentale;
    • per difetti congeniti del feto che rendono impossibile la gravidanza;
    • per il risultato di uno stupro o di incesto;
    • per ragioni economiche e sociali;
    • su richiesta della donna.

    A oggi, sono cinque le nazioni che vietano ancora in tutti questi sette casi l’aborto: Malta, Città del Vaticano, Repubblica Dominicana, El Savador, Nicaragua.

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