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    Il presidente del Benin ha abolito la pena di morte

    Nonostante la pena di morte fosse già stata abolita nel gennaio 2016, il governo di Porto-Novo non aveva mai applicato la sentenza

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 22 Feb. 2018 alle 11:11 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 07:50

    Il 21 febbraio 2017, tramite decreto emesso dal capo dello stato Patrice Talon, il governo del Benin ha abolito la pena di morte nel paese.

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    La notizia è stata diffusa tramite un comunicato pubblicato dall’ufficio stampa del Consiglio dei ministri del paese africano, in base al quale il ministro della Giustizia ha riferito al governo di aver deciso di “commutare le condanne a morte pronunciate dai tribunali nazionali in ergastolo, in base al decreto del presidente della Repubblica e in virtù delle prerogative conferitegli dall’articolo 60 della Costituzione”.

    Nonostante la pena di morte fosse già stata abolita nel gennaio 2016, come ricorda Amnesty International, il governo di Porto-Novo non aveva mai applicato la sentenza.

    Nel 2013 il parlamento aveva eliminato questa pena dal Codice penale, eppure ad agosto del 2017, ancora 14 persone risultavano condannate a morte.

    Da ieri, “nelle prigioni del Benin non ci sarà più nessuna persona condannata a morte”.

    “Questa decisione è la conseguenza della posizione del nostro paese in favore dell’abolizione della pena di morte e della ratifica da parte dello stato del secondo protocollo facoltativo al Patto internazionale sui diritti civili e politici”, si legge nel comunicato del Consiglio dei ministri.

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