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    Welfare e lavoro, tra innovazione e inclusione nella storia e nel presente di INPS

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 23 Mar. 2023 alle 09:44 Aggiornato il 23 Mar. 2023 alle 09:46

    Celebrare un anniversario importante come il 125esimo, per l’INPS assume un significato particolare. Anche perché nel 2023 ricorre anche il 75esimo anno di vita della nostra Costituzione. In una società in continua e rapida evoluzione, il primo ha saputo dare concreta applicazione ai valori della seconda, facendoli propri.

    Attraversando la storia del Paese da protagonista dell’economia e della società civile, INPS ha voluto ribadire nei giorni scorsi la sua missione nell’evento svoltosi a Roma con il titolo “L’evoluzione del welfare e del lavoro per innovare il Paese”. Una celebrazione con tre interventi significativi, davanti al Capo dello Stato Mattarella, del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Calderone, del Presidente della Corte Costituzionale Sciarra e del Presidente INPS Tridico che, in una cerimonia prestigiosa ma sobria, hanno riaffermato il legame tra l’attività dell’Istituto e il dettato della Carta Costituzionale. Citando in particolare, nei diversi discorsi, oltre ovviamente l’articolo 1, il 3 (pari dignità sociale e partecipazione al lavoro) e il 4 (diritto e dovere di tutti al lavoro e alla partecipazione al progresso).

    Suggestivo il video proiettato che, sullo sfondo di immagini d’epoca della vita quotidiana nazionale che a mano a mano arrivano fino a oggi, ha riaffermato senza retorica i valori fondanti della nostra società civile. Quel senso di appartenenza, di comunità, di insieme che INPS dimostra di voler recuperare e di cui si avverte forte la necessità soprattutto in questi ultimi anni. L’attenzione e la cura del cittadino, lo spirito di servizio, lo sforzo tecnologico in corso per accrescere e attualizzare quello stesso welfare che l’istituto introdusse in Italia nel lontanissimo 1898, a favore, allora, solo degli operai. Così la storia di INPS è un pretesto d’attualità per parlare dell’oggi e del prossimo domani. Certamente con l’occhio al “dopodomani”, se è permessa la metafora, ma soprattutto al futuro più vicino, quello che diventa realtà ogni giorno.

    L’adozione di un nuovo logo istituzionale segna anche questa evoluzione di valori, di significati, di obiettivi. La prevalente missione previdenziale si è arricchita nel tempo di nuove funzioni, fondamentali per lo Stato e per la cittadinanza, quali quella assistenziale non solo riferita alla sfera del lavoro ma anche a quella più vasta della vita dei cittadini. Così, oltre ai pensionati, i lavoratori, i disoccupati, gli anziani, le famiglie, i bebè, le imprese, i disabili, le donne e tante altre categorie sono oggetto di misure, attenzioni, cure anche in forma proattiva. Persone, ma anche le imprese ricevono una parte sostanziale di sostegni in varie forme. E per fare questo INPS lavora intensamente sulle sue risorse interne, con vari percorsi di formazione tutti uniti dalla logica del servizio e della competenza tecnologica ad esso finalizzata.

    Tecnologia e innovazione per sostenere di più e meglio l’utente, aiutarlo nella soddisfazione delle sue esigenze e, di conseguenza, nel raggiungimento dei suoi diritti. Centoventicinque anni significano due guerre mondiali, pandemie (il Covid-19 non è stata la prima), disastri ambientali e capovolgimenti sociali; ma anche progresso, sviluppo, scoperte scientifiche, qualità della vita e del lavoro. La capacità di INPS di arrivare sempre meglio ad ogni individuo sostiene la spinta sociale alla coesione, obiettivo sempre più fondamentale nella soluzione dei problemi della Nazione.

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