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    Rottamazione ter, in arrivo le comunicazioni con gli esiti dell’Agenzia delle Entrate

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 26 Giu. 2019 alle 14:42

    Rottamazione ter cartelle | Pagamento | Agenzia delle Entrate | Esiti

    Rottamazione ter cartelle | Dovrà essere inviato entro il prossimo 31 luglio il primo pagamento al fine di regolarizzare la propria posizione con il Fisco se si è fatto domanda per beneficiare della rottamazione ter delle cartelle esattoriali.

    Coloro che hanno avviato la procedura per beneficiare di questa possibilità – quella cioè di poter estinguere i debiti fiscali versando soltanto il corrispettivo delle imposte non pagate senza interessi o sanzioni – stanno ricevendo proprio in questi giorni la lettera dell’Agenzia delle Entrate contenente l’esito della propria domanda, la cifra esatta e le modalità per procedere al pagamento.

    Ad aver presentato questa richiesta entro il termine del 30 aprile, sono stati un totale di 1 milione 168 mila contribuenti, pari a 1 milione 389 mila domande. Prima regione per numero di domande è il Lazio (236.812), a cui segue poi la Campania (190.179), la Lombardia (185.599), la Toscana (108.332), la Puglia (101.442), l’Emilia Romagna (84.679), il Piemonte – Valle d’Aosta (81.722), il Veneto (81.100), la Calabria (76.905), la Sardegna (53.109), la Liguria (40.032), l’Abruzzo (35.174), le Marche (33.740), l’Umbria (28.259), il Friuli – Venezia Giulia (18.298), la Basilicata (15.987), il Trentino – Alto Adige (9.418) e il Molise (8.122).

    In che modo, quindi, si procede con la rottamazione ter nell’ambito del provvedimento sulla pace fiscale? L’ufficio Riscossioni dell’Agenzia delle entrate trasmetterà le diverse “Comunicazioni delle somme dovute” tramite Pec o raccomandata, le quali al loro interno contengono già i bollettini di pagamento sulla base della rateizzazione scelta. È possibile rateizzare quanto dovuto al Fisco fino a un massimo di 18 rate.

    Nel caso in cui le rate sono più di 10 allora con la Comunicazione di giugno arriveranno i primi 10 bollettini di pagamento, mentre successivamente, prima cioè della scadenza dell’undicesima rata, verranno trasmessi i restanti.

    Una Comunicazione da parte dell’Agenzia giunge anche in caso di debiti da estinguere e per cui, quindi, non si deve pagare nulla. Stesso discorso per chi aveva aderito alla rottamazione bis, che ora passa direttamente, se in regola con i versamenti, alla rottamazione ter.

    Ad ogni modo ciascun contribuente potrà visualizzare la stessa Comunicazione nell’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate dalla prima settimana di luglio.

    Rottamazione ter cartelle | Modalità di pagamento

    Per quanto riguarda invece le modalità per effettuare i pagamenti, esiste più di un’opzione: il versamento può essere infatti effettuato in banca, in un ufficio postale, agli sportelli bancomat abilitati, ai tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e ai circuiti Sisal e Lottomatica o, infine, tramite il portale di Agenzia delle entrate con l’App Equiclick sulla piattaforma PagoPa.

    Se si procede tramite addebito diretto su conto corrente, però, si dovrà inviare la richiesta di attivazione del mandato almeno 20 giorni prima della scadenza della rata. È inoltre possibile compensare il proprio debito con i crediti commerciali certificati nei confronti della Pubblica Amministrazione.

    Per quanto riguarda invece saldo e stralcio delle cartelle esattoriali – opzione dedicata solo a quei contribuenti con un reddito Isee sotto i 20 mila euro – la Comunicazione dell’Agenzia è attesa entro il 31 ottobre 2019.

    È importante infine ricordare che un emendamento al decreto Crescita (in corso di approvazione in Senato) ha previsto la riapertura dei termini per la rottamazione-ter delle cartelle e del saldo e stralcio: in sostanza viene data una nuova possibilità, a chi non è riuscito a presentare la propria richiesta entro il 30 aprile, di aderire entro la nuova scadenza del 31 luglio. In questo caso il pagamento dovrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 30 novembre o in massimo 17 rate. La prima di queste, pari al 20 per cento dell’importo complessivo dovuto, dovrà comunque essere versata entro il 30 novembre 2019.

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