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    Assegno sociale 2019 Inps: requisiti, importo, aumento e domanda | Info e News

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 20 Mag. 2019 alle 13:19 Aggiornato il 20 Mag. 2019 alle 13:35

    Assegno sociale 2019 | Inps | Requisiti | Importo | Domanda | Aumento

    ASSEGNO SOCIALE 2019 – Per assegno sociale si intende quella prestazione di carattere assistenziale erogata dall’Inps a tutti quei soggetti che abbiano compiuto 67 anni di età e che si trovano in condizioni economiche svantaggiate. Dal 1 gennaio 1996 l’assegno sociale ha sostituito la pensione sociale.

    Qui di seguito vediamo tutti i dettagli su questa prestazione: quali sono i requisiti per ottenerla, il suo importo, come fare domanda e tutte le ultime novità.

    Assegno sociale 2019 | Requisiti

    Per quanto riguarda i requisiti al fine di ottenere l’assegno sociale, questo è concesso a tutti quei cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari in possesso della carta di soggiorno, che siano residenti in Italia continuativamente da almeno 10 anni.

    La residenza deve essere effettiva e la dimora abituale: chi ha trasferito la sua residenza all’estero, infatti, non ha diritto all’assegno sociale.

    Oltre ai requisiti di residenza, vi sono anche dei requisiti relativi al reddito: possono beneficiare dell’assegno sociale 2019 tutti quei cittadini non coniugati che abbiano un reddito non superiore ai 5.953,87 euro e a tutti i cittadini coniugati con un reddito inferiore agli 11.907,74 euro.

    Ma quali sono i redditi che vengono presi in considerazione al fine di determinare se al richiedente spetta o non spetta l’assegno sociale?

    Sono invece esclusi:

    Molto importante è sottolineare, peraltro, che l’assegno sociale non è soggetto a IRPEF.

    L’Inps, ogni anno, verifica il possesso dei requisiti da parte dei beneficiari dell’assegno sociale e, in caso di superamento dei limiti di reddito consentiti, ne sospende l’erogazione.

    Assegno sociale 2019 | Importo

    L’assegno sociale 2019 ha un importo massimo di 457.99 euro e viene erogato per 13 mensilità. La cifra erogata, però, dipende dal reddito del richiedente e dalla sua condizione.

    Viene erogato nella sua misura intera a tutti quei soggetti non coniugati e privi di reddito o coniugati con un reddito inferiore al volume annuo dell’assegno stesso e nella sua misura ridotta, invece, ai non coniugati con un reddito inferiore all’importo annuo dell’assegno o un reddito coniugale che sia compreso tra l’ammontare annuo dell’assegno e il doppio del volume totale annuo dell’assegno.

    Ci sono poi dei precisi casi in cui si ha diritto a delle maggiorazioni sociali sull’assegno. A partire dal 2001, infatti, chi ha un’età superiore ai 65 anni ha diritto ad una quota fissa di 12.92 euro al mese che non viene soggetta a perequazione.

    Se il reddito non è superiore a 5.953 euro per i soggetti non coniugati e non superiore a 12.623 euro per quelli coniugati la maggiorazione viene erogata nella sua misura intera, mentre la misura parziale è prevista fino al raggiungimento del limite di reddito aumentato dell’importo della maggiorazione (ai non coniugati con reddito fino a 6.121,83 euro e ai non coniugati con reddito fino a 12.790,96 euro).

    Per valutare se spetta o non spetta la maggiorazione vengono presi in considerazione sempre gli stessi redditi di cui sopra ad eccezione delle pensioni di guerra e con inclusione dei trattamenti di fine rapporto.

    Inoltre, a partire dal 2002, chi ha un’età di almeno 70 anni e percepisce un assegno sociale può ottenere la maggiorazione di 12,92 euro in modo da consentire il raggiungimento del milione delle vecchie lire: tale previsione è definita come incremento al milione.

    Assegno sociale 2019 | Domanda

    Per richiedere l’assegno sociale è necessario inviare la domanda all’Inps per via telematica attraverso le seguenti modalità:

    La documentazione di cui è necessario essere in possesso per l’inoltro della domanda è invece la seguente:

    Nel caso infatti ricorra quest’ultima specifica condizione l’assegno viene ridotto:

    In caso di rigetto della propria domanda per ottenere l’assegno sociale, il richiedente può presentare ricorso entro 90 giorni dall’esito al Comitato provinciale dell’istituto di previdenza.

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