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    Manovra, l’idea per il cashback: detrazioni per chi paga con la carta l’idraulico o il parrucchiere

    Le ipotesi su cui sta ragionando il governo in vista della approvazione della manovra economica

    Di Maria Teresa Camarda
    Pubblicato il 14 Ott. 2019 alle 19:22 Aggiornato il 14 Ott. 2019 alle 20:43

    Manovra, cashback: detrazioni per chi paga con la carta l’idraulico o il parrucchiere

    “Sconti” per chi paga con carta dal parrucchiere e al ristorante, ma anche l’idraulico. Il governo, con la nuova manovra economica allo studio di Palazzo Chigi, sta studiando alcune ipotesi per cambiare il meccanismo di cashback, immaginato per premiare chi fa acquisti con carte e bancomat. Per incentivare la moneta elettronica ci sarebbe l’idea di introdurre il cosiddetto contrasto di interessi, con una detrazione ad hoc.

    I tecnici riflettono su uno sconto fiscale al 10 o al 19 per cento (come gli altri sconti fiscali) su una serie di nuove spese. Ne potrà beneficiare solo chi fa pagamenti tracciabili. Di più: si valuta anche l’ipotesi di legare tutte le attuali detrazioni – dai funerali allo sport dei figli – ai pagamenti elettronici.

    “È una manovra che guarda al futuro, una manovra con cui non disperdiamo risorse, anche perché come sapete abbiamo risorse limitate”, ha detto il premier Giuseppe Conte a margine della visita all’azienda Ema-Rolls Royce. “Vogliamo un’Italia giovane, dove i giovani rimangano; vogliamo un’Italia dove si possa far nascere dei bambini in tutta tranquillità, con strutture e servizi efficienti; vogliamo un’Italia verde. Stiamo cercando di delineare già in questa manovra questa prospettiva”, ha proseguito il presidente del Consiglio.

    La prima manovra giallorossa bloccherà gli aumenti dell’Iva ma al loro posto, per far quadrare i conti, spuntano una miriade di mini-tasse, alcune onnipresenti a ogni sessione di bilancio, come quelle su tabacchi e giochi, altre che rispondono alla nuova anima ecologista verso cui si vuole spingere il Paese. Tra le ipotesi è circolata anche quella di un aumento delle accise sul diesel, che ha trovato, al momento, il muro di Italia Viva. E una sulle sim aziendali che invece, incontra la netta contrarietà M5s.

    La plastic tax

    E, a proposito di verde, è in programma anche una tassa su imballaggi e contenitori di plastica. Una specie di “plastic tax”.

    È una delle misure che, secondo quanto viene riferito da diverse fonti di governo, sarà introdotta con la prossima manovra. La “plastic tax”, che si inserisce nel programma di riconversione verde dell’economia, si affianca agli incentivi per i prodotti sfusi già previsti dal decreto Clima con l’obiettivo di promuovere abitudini più eco-sostenibili.

    Sarebbe ancora in discussione l’aliquota che potrebbe essere superiore a 0,2 euro al chilogrammo su cui si era ragionato inizialmente.

    Manovra, cashback e stop alle detrazioni fiscali oltre i 100 mila euro

    Contemporaneamente, oltre al cashback in manovra, il governo starebbe pensando anche a una prima rimodulazione delle detrazioni fiscali che andrebbero a ridursi, fino ad azzerarsi, a partire dai redditi sopra i 100-120mila euro. In questo modo sarebbe coinvolto “solo l’1 per cento dei contribuenti”. Si tratterebbe, viene sottolineato nella maggioranza, di un intervento “soft, molto selettivo e non retroattivo”. Le nuove regole per gli sconti fiscali si applicherebbero a partire dalle spese del 2020, quindi con effetti sulle dichiarazioni dei redditi 2021.

    Manovra, cashback: cosa vuol dire e come funziona
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