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    Reddito di cittadinanza, esiste un limite di spesa giornaliero?

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 30 Mag. 2019 alle 13:42

    Reddito di cittadinanza limite giornaliero: c’è un limite di spesa con la card?

    Reddito di cittadinanza limite giornaliero – Con la pubblicazione del decreto attuativo da parte del ministero del Lavoro e dell’Economia sono state ufficializzate, e definite una volta per tutte, le regole per quanto riguarda l’utilizzo della RdC Card, la carta prepagata rilasciata da Poste Italiane ai beneficiari del reddito di cittadinanza con cui è possibile spendere i soldi del sussidio.

    La card può essere utilizzata per fare acquisti di beni di utilizzo comune e di prima necessità, come alimenti e medicine, o per pagare le bollette di casa, l’affitto o il mutuo tramite bonifico bancario. Per quanto riguarda i beni di cui è ammesso l’acquisto, il decreto attuativo ha confermato un’ampliamento del loro paniere: stando alle ultimissime novità, infatti, è possibile comprare negli esercizi commerciali convenzionati elettrodomestici, sia grandi che piccoli, libri, giocattoli, alcolici, articoli di abbigliamento e per il mobilio.

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    Vietatissimi, invece, gli acquisti per armi, materiale pornografico, servizi finanziari o assicurativi, abbonamenti a servizi di streaming, articoli di lusso come barche, imbarcazioni da diporto, pellicce e gioielli. Inoltre, con la card del reddito di cittadinanza non è possibile fare acquisti online o fuori dai confini nazionali, all’interno delle gallerie d’arte o dei club privati. Vietato, infine, fin dall’inizio, il gioco d’azzardo. Gli acquisti online, in realtà, sono validi solo se poi si procede al ritiro dell’articolo all’interno del punto vendita.

    Molti beneficiari del sussidio, comunque, si stanno domandando se esiste un limite di spesa giornaliero per quanto riguarda la card: la risposta è no, in quanto l’unico “paletto” è rappresentato dall’obbligo di spendere tutto l’importo caricato mensilmente sulla prepagata entro il mese successivo. Se tale regola non viene rispettata, l’importo rimanente e non speso subirà una decurtazione del 20 per cento.

    Un limite esiste, ma riguarda l’importo massimo prelevabile in contanti, il quale varia sulla base del numero dei componenti il nucleo familiare e, quindi, della scala di equivalenza: se il nucleo familiare è composto da una sola persona l’importo massimo prelevabile ogni mese è 100 euro, mentre se è formato da più persone questo limite si alza a 210 euro.

    Ricordiamo, inoltre, che al prelievo si applica una commissione pari a 1 euro se effettuato in uno degli Atm di Poste Italiane e a 1.75 euro se effettuato in uno degli Atm del circuito Mastercard.

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