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    “Restiamo finché la ministra Catalfo non ci riceve”: i precari di Anpal Servizi occupano la sede dell’Agenzia

    Di Giulia Angeletti
    Pubblicato il 2 Lug. 2020 alle 15:49 Aggiornato il 2 Lug. 2020 alle 16:01

    “La ministra ci deve ricevere oggi”. È un grido ormai esausto quello che anima la protesta dei lavoratori precari di Anpal Servizi, che oggi hanno deciso di occupare la sede dell’Agenzia nazionale per le politiche attive sul lavoro. L’agenzia, che è amministrata dal professor Domenico Parisi – scelto da Luigi Di Maio e attualmente in Mississipi e al centro di scandali e polemiche per via di ingenti spese personali effettuate con i soldi dell’azienda – non ha ancora provveduto a sanare la situazione di 654 lavoratori da anni in attesa di stabilizzazione: il paradosso di Anpal Servizi, controllata dal ministero del Lavoro di Nunzia Catalfo, è che seppur si occupi di politiche per l’occupazione (fra le altre cose, di trovare un lavoro a chi percepisce il reddito di cittadinanza e di formare i navigator assunti da qualche mese e rimasti “inutilizzati”) ha un serbatoio decisamente cospicuo di “precari storici” di cui abbiamo seguito le lunghe battaglie per ottenere un contratto a tempo indeterminato.

    Battaglie che hanno avuto come esito l’aver ottenuto lo scorso ottobre un sì dal governo giallorosso per la definitiva assunzione dei precari grazie alla legge  128/2019. Legge che, in sostanza, dispone la stabilizzazione di tutta la platea dei precari dell’azienda, ma che finora non è stata applicata. ” La Legge 128/2019, approvata grazie alla mobilitazione tenace da più di 8 mesi, continua a non essere applicata da ANPAL Servizi. Con la scusa dell’approvazione del Piano industriale, bocciato per ben 3 volte dal Consiglio di Amministrazione ANPAL (di cui ANPAL Servizi è società in house), è tutto fermo rispetto alle stabilizzazioni dei collaboratori”, sostiene il sindacato Clap Anpal, che rappresenta la maggioranza dei lavoratori precari, cococo e tempi determinati “in scadenza”.  Sindacato che a TPI ha ribadito l’intenzione di proseguire con l’occupazione della sede di Anpal finché la ministra Catalfo non risponderà all’ennesimo appello dei precari: “Il sindacato Clap decide di rimanere in occupazione permanente della sede di Anpal Servizi. Rimarremo oltre l’autorizzazione ad occupare la sede finché la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo non ci riceve. Non ci è ancora arrivata nessuna comunicazione, noi non ci muoviamo da qui perché oggi si deve sbloccare la vertenza dei 654 precari di Anpal Servizi. Il 31 luglio scadono 260 colleghi e noi, finché non si sblocca la situazione, non ci muoviamo da qua. La ministra ci deve ricevere oggi”.

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