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    Spread: la Grecia sorpassa l’Italia, meno rischiosi i titoli ellenici

    Non accadeva dal 2008. Ma è più una buona notizia per Atene che una cattiva notizia per Roma

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 8 Nov. 2019 alle 14:06 Aggiornato il 8 Nov. 2019 alle 14:12

    Spread: la Grecia sorpassa l’Italia

    L’Italia è stata sorpassata dalla Grecia ed è diventata per qualche minuto il paese dell’area euro “più rischioso” dal punto di vista finanziario: per la prima volta dal 2008 il rendimento dei titoli di Stato ellenici a scadenza decennale è sceso sotto quello dei Btp italiani di pari durata. Un evento storico, che certifica innanzitutto la ritrovata fiducia dei mercati nei confronti di Atene.

    Il sorpasso sul mercato secondario è avvenuto durante la giornata di ieri, giovedì 7 novembre: come rilevato dal quotidiano britannico Financial Times, il rendimento dei bond greci a 10 anni è sceso all’1,10 per cento a fronte dell’1,16 che in quello stesso momento pagavano i corrispondenti buoni del Tesoro italiani.

    A fine seduta l’Italia si è riportata in vantaggio di 2 punti base (1,25 per cento contro 1,27), ma lo spread fra i due paesi si è ormai sostanzialmente azzerato. E la Grecia ha comunque chiuso la seduta in vantaggio sui titoli a scadenze di 5, 7 e 15 anni.

    La notizia, più che rappresentare un campanello d’allarme per l’Italia, è in realtà soprattutto un buon segnale per Atene. Il tasso d’interesse sui bond greci decennali è calato dal 4,38 per cento di gennaio 2019 all’1,27 di ieri, un rendimento indice di solidità. Questo significa che gli operatori finanziari sono tornati ad avere fiducia nella solvibilità del debito ellenico, ossia nella capacità da parte dello Stato greco di rimborsare i prestiti ricevuti dagli investitori.

    Anche il rendimento dei titoli italiani, va detto, negli ultimi mesi è calato. All’inizio del 2019 il tasso sui decennali era al 2,8 per cento, mentre adesso siamo intorno all’1,1 (ad agosto si era scesi fino a 0,8). Lo spread con i Bund tedeschi, poi, è passato dai 325 punti base di novembre 2018 ai 135 di novembre 2019. Il sorpasso della Grecia sull’Italia, dunque, è più una buona notizia per Atene che una cattiva notizia per Roma.

    Nel giugno 2018 per i greci è finita l’era della Troika, durata 8 anni: i ministri delle Finanze dei paesi Ue hanno appurato che il governo ellenico ha adottato tutte le riforme che gli erano state chieste per completare il terzo programma di aiuti economici.

    Le elezioni politiche di luglio 2019 hanno sancito la sconfitta del premier uscente, Alexis Tsipras, che guidava un governo di centrosinistra, e la vittoria dei conservatori di Nea Dimokratia: il primo ministro è ora Kyriakos Mitsotakis.

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