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    Intesa San Paolo è la prima banca europea a utilizzare l’intelligenza artificiale

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 8 Gen. 2024 alle 12:57 Aggiornato il 8 Gen. 2024 alle 12:57

    Intesa Sanpaolo è la prima banca europea a utilizzare l’intelligenza artificiale, rappresenta infatti uno degli asset di sviluppo più importanti del piano di impresa 2022-2025.

    La prima banca italiana, guidata da Carlo Messina, che ha scelto di investire risorse sulle migliori competenze e tecnologie, con l’obiettivo di rendere più efficienti i processi e sviluppare software per l’intelligenza artificiale che spaziano dalla valutazione degli investimenti al miglioramento dei servizi, dalla cybersecurity all’individuazione di eventuali problematiche, fino ad arrivare all’ausilio nella lettura di migliaia di documenti in tempi rapidissimi.

    “I primi a richiedere e apprezzare le nuove tecnologie sono i clienti, che per oltre il 50% si recano in filiale solo una volta all’anno o mai, quindi la digitalizzazione dei servizi e lo sviluppo di soluzioni fintech sono componenti essenziali di una banca che vuole essere al tempo solida, affidabile, innovativa e vicina ai clienti – spiega Massimo Proverbio, responsabile dell’Area Chief Data, AI, Innovation and Technology del gruppo – L’intelligenza artificiale ci aiuta a proteggere e conoscere meglio i clienti, ma il suo apporto non si limita a questo”. Le applicazioni sono destinate a crescere nei prossimi anni. “Entro il 2025 stimiamo un contributo dell’IA di circa 500 milioni di euro a livello di gruppo tra riduzioni di rischi e costi e aumento dei ricavi. Per ora siamo focalizzati sul machine learning, ma stiamo sperimentando già con ottimi risultati anche l’IA generativa – aggiunge – Nella progettazione, nell’implementazione e nell’utilizzo delle nuove tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale, la banca prevede sempre la presenza del fattore umano, per garantire che quanto facciamo possa offrire un miglior servizio a clienti e colleghi in sicurezza, in modo etico e responsabile. Questo approccio ci consente di cogliere con serenità le grandi opportunità offerte dal digitale e dall’IA”.

    In merito all’applicazione dell’intelligenza artificiale alle attività quotidiane del gruppo, la scorsa primavera era stata lanciata Lisa (Linguistic Inteligence for Supervisory Awareness)  uno strumento di machine learning che aiuta a leggere e processare rapidamente migliaia di pubblicazioni sulla supervisione bancaria, alimentandosi da fonti selezionate, come istituzioni, think tank e società di consulenza; mentre a ottobre Intesa Sanpaolo ha annunciato, prima banca europea a farlo, l’utilizzo dell’IA per l’analisi della regolamentazione.

    “Sulle nostre piattaforme – conclude Proverbio – è presente Ellis, l’assistente virtuale sviluppato con Banca dei Territori che utilizza l’intelligenza artificiale per fornire risposte immediate ai clienti all’interno dell’App, del sito Internet e del numero verde della banca”. Con la comprensione di oltre 1000 argomenti e la capacità di eseguire più di 20 attività, Ellis risponde in linguaggio naturale offrendo un supporto avanzato 24 ore su 24. La soluzione si integra con i canali di assistenza tradizionali alla competenza dei gestori.

     

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