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    Coronavirus: Snam lancia “Diamo forma al futuro”, una raccolta fondi per la solidarietà

    A partire dall'amministratore delegato Marco Alverà, le autoriduzioni della remunerazione sosterranno iniziative di beneficienza scelte dai lavori stessi. Già donati 20 milioni di euro per l'acquisto di ventilatori e mascherine

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 22 Apr. 2020 alle 13:55 Aggiornato il 22 Apr. 2020 alle 17:54

    Snam, insieme a Fondazione Snam e su impulso delle sue persone, ha avviato una raccolta fondi su base volontaria tra i dipendenti per iniziative di solidarietà nei confronti di enti del terzo settore o altri soggetti impegnati a sostenere le fasce più deboli della popolazione, duramente colpite dall’emergenza Covid-19.

    L’iniziativa è denominata “Diamo forma al futuro”, come uno dei quattro valori di Snam. Il progetto prevede che i dirigenti di Snam, a partire dall’Amministratore Delegato Marco Alverà e dal top management, possano ridurre la propria remunerazione, nel periodo maggio-dicembre 2020, per consentire all’azienda di attivare iniziative di beneficenza.

    I dirigenti, inoltre, potranno donare giorni di ferie ai colleghi nonché il corrispettivo economico di giorni di ferie ad associazioni del terzo settore.

    Sempre su base volontaria, tutti i dipendenti di Snam potranno poi contribuire all’iniziativa con una donazione oppure attraverso il corrispettivo di una o più ore del proprio lavoro attraverso il proprio cedolino paga.

    I fondi raccolti tramite la campagna “Diamo forma al futuro” saranno raddoppiati dall’azienda e destinati ad associazioni suggerite dai dipendenti.

    La raccolta fondi si aggiunge alle azioni avviate da Snam e Fondazione Snam a supporto del sistema sanitario e del settore non-profit nell’emergenza Covid-19.

    La società ha destinato un importo di 20 milioni di euro all’acquisto di materiale per le strutture sanitarie (ventilatori polmonari e mascherine), al supporto fino a oggi di oltre 40 enti impegnati a difesa delle categorie più fragili (persone malate, anziani, minori, persone senza fissa dimora, donne vittime di violenza) e a iniziative per la ripartenza.

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