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    Coronavirus, crisi economica: gli Usa hanno speso più di tutti. Italia sopra la media Ue

    Di Luca Serafini
    Pubblicato il 28 Mag. 2020 alle 19:03

    Gli Usa hanno speso più del doppio dei paesi Ue per fronteggiare la crisi economica provocata dall’emergenza Coronavirus, almeno per ciò che riguarda le misure con un effetto sul deficit. L’Italia, dal canto suo, ha dato fondo alle sue risorse in misura maggiore rispetto alla media dei 27 paesi dell’Unione europea. È quanto emerge da un’analisi condotta dall’Osservatorio dei Conti Pubblici Italiani, e che si basa sui dati elaborati dal Fondo Monetario Internazionale.

    Le spese dei vari paesi sono divise tra misure discrezionali di politica fiscale, ovvero aumenti di spesa e/o riduzioni di entrate, esclusi i posticipi di imposte e contributi all’interno del 2020, e garanzie pubbliche offerte dagli Stati sui prestiti concessi al settore privato. Tra le prime, viene fornito anche il dettaglio delle spese effettuate per la sanità. Qui sotto la tabella completa.

    Fonte: Osservatorio dei Conti Pubblici Italiani

    Ciò che balza all’occhio, come detto, è che gli Usa hanno varato misure espansive pari a oltre il 10 per cento del Pil, una cifra che sopravanza, e non di poco, quella dei paesi Ue (3,7 per cento). Tra questi, l’Italia si trova comunque al di sopra della media con il suo 4,7 per cento di spesa in rapporto al Pil. Il nostro, del resto, è stato il primo paese europeo ad essere colpito dall’emergenza Coronavirus, e per tutto il corso della pandemia è rimasto tra quelli con i più alti livelli di contagio. Le misure del governo Conte, come emerge dalla tabella, hanno riguardato per lo 0,4 per cento la spesa sanitaria (un dato, questo, in linea con la media Ue). Su quest’ultimo fronte, resta cruciale la decisione che verrà presa dall’esecutivo sull’utilizzo del Mes, che garantirebbe circa 36 miliardi da utilizzare proprio per la sanità.

    C’è però anche un altro dato che risalta e che mette in evidenza la peculiarità della “via italiana” all’emergenza Coronavirus, ed è quello delle garanzie concesse sui prestiti bancari. Come è noto, il governo Conte ha varato misure cospicue su questo fronte, volte a garantire in particolare l’emissione di prestiti per le imprese. E, infatti, in questa voce di spesa l’Italia si attesta a un 26,4 per cento in rapporto al Pil, a fronte di una media dei paesi Ue pari all’8,5 per cento (2,1 per cento è invece il dato degli Usa).

    Tra i paesi europei, quelli ad aver investito di più in misure espansive con effetto sul deficit sono stati Slovenia (7,2 per cento) e Austria (6,8 per cento). La cifra della Germania è identica a quella dell’Italia (4,2 per cento), mentre hanno speso molto di meno rispetto al nostro paese sia la Francia (1,7 per cento), che la Spagna (2,8 per cento), entrambi paesi duramente colpiti dal Coronavirus.

    Leggi anche: 1. Cosa prevede il decreto rilancio / 2. L’Italia va (letteralmente) ricostruita. Ma il governo non ha un piano (di E. Mingori) / 3. Per avere gli Eurobond servono gli Stati Uniti d’Europa (di E. Serafini)

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