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    Bollette luce, passaggio al mercato libero prorogato al 1° luglio 2024: ecco cosa cambia

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 20 Dic. 2023 alle 18:35

    Bollette luce, passaggio al mercato libero prorogato al 1° luglio 2024: ecco cosa cambia

    Il passaggio definitivo al mercato libero dell’energia elettrica è slittato al primo luglio 2024. Tre mesi in più rispetto alla scadenza di aprile 2024 prevista finora per chi ancora aderisce al mercato tutelato.

    Lo ha annunciato il presidente dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), Stefano Besseghini, dopo l’approvazione del provvedimento. “È una decisione che abbiamo preso ieri, poche ore fa ho firmato la delibera”, ha dichiarato al Tg3.

    La delibera, riporta una nota di Arera, “ha fissato al primo luglio 2024 (rispetto al previsto primo aprile) la data di attivazione del Servizio a tutele graduali (Stg), il servizio a cui saranno assegnati i clienti domestici non vulnerabili dell’elettricità che ancora non avranno scelto il mercato libero al momento del ‘fine tutela’”. Nelle scorse settimane, l’autorità aveva già approvato lo slittamento dall’11 dicembre al 10 gennaio delle aste per la scelta degli operatori che effettueranno il servizio.

    Secondo Arera, la proroga si è resa necessaria per assicurare ai clienti un tempo sufficiente per essere informati e per effettuare le attività preparatorie all’operatività del Servizio a tutele graduali, in cui il prezzo sarà stabilito in parte da Arera. Il regime durerà al massimo tre anni, come confermato da Arera.

    Le associazioni dei consumatori hanno accolto positivamente la notizia. “Ora, però”, ha sottolineato il responsabile del settore energia dell’Unione nazionale consumatori, Marco Vignola, “serve una decisione politica che rinvii la fine del mercato tutelato sia per la luce che per il gas, senza e senza ma. Il dato dell’Istat, secondo il quale chi dovesse passare oggi al mercato libero della luce pagherebbe in media il 56,7% rispetto al tutelato, 44,33 centesimi di euro per Kw/h contro i 28,29 centesimi, è di una gravità inaudita”, ha detto Vignola al Corriere della Sera.

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