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    Bollette, allarme rincari: “Senza aiuti dal governo aumenti fino al 100%”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 28 Set. 2022 alle 11:31

    Bollette, allarme rincari: “Senza aiuti dal governo aumenti fino al 100%”

    Le bollette elettriche aumentaranno almeno del 60 percento a partire dal prossimo ottobre. Lo prevede Nomisma, secondo cui, senza interventi del governo, il rincaro sul mercato tutelato sarebbe addirittura del 100%.

    “Dopo due trimestri in cui le bollette sono rimaste ferme grazie ai forti interventi del governo, l’Arera è costretta a rivederle al rialzo da ottobre, almeno per quelle dell’elettricità”, ha spiegato Davide Tabarelli, presidente della società di consulenza.

    L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che impone le tariffe sul mercato tutelato, dovrà rendere noti entro fine mese i nuovi costi per la bolletta elettrica, mentre per il gas sarà necessario attendere inizio novembre, per via dei nuovi metodi di calcolo (su base mensile) approvati la scorsa estate.

    Per la bolletta elettrica, la stima per il quarto trimestre dell’anno è di 66,6 centesimi per kWh, 25 centesimi in più rispetto al trimestre precedente. Per il gas invece, Nomisma ha solo elaborato una stima preliminare, che in questo caso prevede un rialzo del 70 percento, fino a 210 centesimi per metro cubo. “Sarebbe un valore straordinariamente alto rispetto ai 70-80 centesimi su cui la tariffa ha oscillato per anni, ma di un 50% in meno rispetto ai valori che si sarebbero verificati nel caso si fosse fatto l’aggiornamento con le quotazioni di fine agosto”, ha detto Tabarelli, specificando che la stima è basata sui prezzi che prevalgono adesso sul mercato spot del Punto di scambio virtuale (Psv), il mercato all’ingrosso italiano, molto più bassi rispetto alle quotazioni sul Ttf di Amsterdam, nell’ipotesi che i prezzi si stabilizzino per tutto ottobre.

    Secondo Assoutenti, nonostante la nuova stima di Nomisma sul costo della luce sia “ottimistica”, se confermata implicherebbe una spesa aggiuntiva di 190 euro nell’ultimo trimestre dell’anno, “con una spesa complessiva per l’energia elettrica che raggiungerebbe il record di 1.232 a nucleo nel 2022”.

    “A tale aggravio di spesa si dovranno aggiungere i rincari del gas, in nessun modo prevedibili anche a causa della scelta errata di Arera di passare a tariffe mensili e sulla base del mercato Psv, che si presta ad una maggiore volatilità dei prezzi”, ha detto il presidente Furio Truzzi.

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