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    La Banca d’Italia rivede al ribasso le stime di crescita

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 7 Giu. 2019 alle 17:18 Aggiornato il 7 Giu. 2019 alle 17:18

    La Banca d’Italia taglia le stime di crescita: nel 2019 pil a +0,3%

    Banca d’Italia taglia stime crescita – Non arrivano buone notizie dalla Banca d’Italia, che oggi, venerdì 7 giugno, ha diffuso un nuovo bollettino economico in cui sono state riviste al ribasso le stime di crescita per il triennio 2019-2021.

    L’istituto centrale, infatti, prevede che il Pil italiano quest’anno si fermi allo 0,3 per cento, rispetto allo 0,6 per cento preventivato nel bollettino economico diffuso a gennaio.

    Nel 2020, invece, il Pil dovrebbe aumentare allo 0,7 per cento, a fronte dello 0,9 per cento previsto precedentemente, e nel 2021 dovrebbe arrivare allo 0,9 per cento, invece dell’1% preventivato lo scorso gennaio.

    Tra le cause di questa revisione anche il “protrarsi di condizioni di elevata incertezza rilevate nei sondaggi presso le imprese”.

    Bankitalia, inoltre, stima un aumento dell’occupazione piuttosto contenuta, soprattuto nel primo biennio. Secondo l’istituto, infatti, le fuoriuscite dal mercato del lavoro, dovute a Quota 100, verranno rimpiazzate solo in parte da nuove assunzioni.

    L’economia italiana, che attualmente secondo la Banca d’Italia è praticamente ferma, dovrebbe tornare a crescere nella seconda metà dell’anno grazie ai consumi delle famiglie.

    Le nuove stime della Banca d’Italia arrivano dopo le parole del 31 maggio scorso del governatore Ignazio Visco.

    Questi nel suo discorso di presentazione della Relazione del 2018 aveva sottolineato l’importanza dell’Europa, ma anche punzecchiato il Governo sulle manovre economiche.

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