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    Manovra, addio Totocalcio e Totogol: cosa cambia

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 19 Dic. 2018 alle 11:24

    Un emendamento della manovra del governo Lega-M5S prevede una modifica a cui nessun cittadino avrebbe pensato: la cancellazione di Totocalcio e Totogol.

    I due giochi infatti saranno sostituiti da un unico prodotto gestito non più dalla Coni servizi ma dai Monopoli di Stato e pubblicizzato dalla “Sport e Salute” in deroga ai divieti del decreto dignità sulla pubblicità del gioco d’azzardo.

    A convincere il governo della necessità di un nuovo concorso è stato il crollo della raccolta e del gettito per l’Erario registrata negli anni dal Totocalcio.

    Tramite un provvedimento dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli sarà quindi fissata una giocata minima, oltre all’andamento del gioco stesso e la posta unitaria.

    Sulla base della modifica proposta alla Commissione bilancio, per il nuovo gioco che sostituirà Totocalcio e Totogol sarà definita una quota da destinare al montepremi che andrà dal 74 al 76 per cento “per individuare una possibile leva di attrazione per i giocatori”. Il totocalcio infatti prevedeva che solo il 50 per cento del montepremi doveva essere restituito in vincite.

    Il 5 per cento invece  sarà riconosciuta come compenso del concessionario, mentre una quota tra l’11 e il 13 per cento della raccolta andrà nelle casse della società “Sport e Salute”, che saranno investite per le attività di promozione del gioco, in forme di integrazione con attività sociali, sportive, culturali.

    Il Totocalcio –  Il Totocalcio nasce nel 1946 grazie all’idea di un giornalista della Gazzetta dello Sport, Massimo Della Pergola. Nella versione originaria bisognava pronosticare 12 risultati di 12 partite di calcio, ma dal 1950 è stata aggiunta una tredicesima partita, mentre dal 2003 ne venne inserita una quattordicesima.

    Il numero di scommesse è aumentato sempre di più fino al 1993, quando si registrarono numeri record. Il 7 novembre del 1993 sono stati realizzati solo tre 13 che pagavano ciascuno circa cinque miliardi di lire, mentre in una ricevitoria di Crema fu giocato un sistema che pagò 5 549 756 245 lire.

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