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Il messaggio di Sergio Mattarella al Salone del Libro mette a tacere ogni polemica

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 9 Mag. 2019 alle 17:53 Aggiornato il 9 Mag. 2019 alle 18:06

Salone del libro 2019 news Mattarella – Arrivano le parole di Sergio Mattarella al Salone del Libro e tutto sembra ritornare al posto giusto. Il Capo dello Stato ha inviato un messaggio al direttore della manifestazione torinese Nicola Lagioia ricordando la figura di Primo Levi.

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In un post pubblicato sui social, il Salone del Libro posta il documento inviato da Mattarella e accanto scrive: “I valori che Primo Levi ha vissuto e trasmesso, specialmente la necessità di non dimenticare ciò che è avvenuto negli anni della Seconda Guerra Mondiale come tragica conseguenza del disprezzo dei diritti di ogni persona, costituiscono la base fondamentale per una società pacificata e una rispettosa convivenza sociale”.

Nella lettera del Capo dello Stato si legge: “Il Salone del Libro di Torino si caratterizza, quest’anno, per le numerose iniziative dedicate alla figura e all’opera di Primo Levi. Figura complessa di uomo e scrittore, sopravvissuto ad Auschwitz, la forza della sua lezione ha superato i confini nazionali per diventare il simbolo di una sofferenza universale”.

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“Ebreo e partigiano, internato nel campo di concentramento di Carpi-Fossoli nel 1944, deportato ad Auschwitz e liberato nel 1945, Levi ha saputo indagare, per la sua esperienza di vita e insieme per la sua capacità di esplorazione, gli abissi della natura del male”, ha scritto ancora Mattarella.

“Consapevole del significato storico e antropologico della tragica esperienza dei campi di concentramento, Primo levi, nella sua intensa attività di testimonianza umana e culturale, ha proposto alla coscienza comune ideali di comprensione e di tolleranza fra gli uomini”. Quegli stessi ideali che il Presidente della Repubblica riconosce nel Salone del Libro di Torino di quest’anno.

Dietro le parole schiette di Sergio Mattarella si legge la preoccupazione per il clima teso degli ultimi giorni. Il monito del Presidente diventa un faro nel buio preoccupante di chi non ricorda quanto accaduto poco più di 70 anni fa.

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