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Il mensile Rolling Stone chiude

Credit: Getty Images
Di Clarissa Valia
Pubblicato il 11 Gen. 2019 alle 13:14

Il mensile Rolling Stone cessa le pubblicazioni. La versione cartacea della celebre rivista “chiude”, Rolling Stone resterà, infatti, solo nella versione online con il sito rollingstone.it.

La prima persona a dare la notizia della chiusura del mensile è stata l’opinionista Selvaggia Lucarelli che, su Twitter, giovedì 10 gennaio ha scritto: “Chiude il Rolling Stone”. La Lucarelli, ora firma de Il Fatto Quotidiano, un tempo è stata la direttrice della rivista.

Più tardi è arrivata la conferma ufficiale della chiusura dall’editore di Rolling Stone, Luciano Bernardini de Pace. “Rolling Stone non chiude ma si evolve per seguire dove va il mondo”, ha dichiarato in un’intervista a Prima Comunicazione.

“Il mondo va in questa direzione e bisogna seguirlo”, sostiene l’editore Bernardini de Pace, che si dichiara convinto della sua scelta. “Il sito ha 2,5 milioni di utenti unici, 435mila follower su Facebook e 231mila su Instagram. Questi sono i numeri che indicano qual è la strada. Il mercato pubblicitario oggi chiede il digitale ed è un’opportunità che secondo me va presa senza esitazioni”.

Bernardini parla dei numeri di Rolling Stone come mensile cartaceo, l’andamento non era negativo: “In edicola vendeva tra le 17mila e le 20mila copie, c’erano 3mila abbonamenti, all’Alitalia davo 8mila copie da distribuire in business class e 2mila per le lounge”, spiega.

“Ma poi un imprenditore fa i conti e vede che ha a che fare con costi industriali crescenti a partire dalla carta, un sistema distributivo che ti costringe a stampare 50mila copie per venderne 20mila, l’edicola che perde sempre più di valore come punto vendita. E prende una decisione”.

Nel 2017 Bernardini ha dichiarato ricavi pubblicitari di un milione di euro per la carta e per il sito, e 500mila euro dagli eventi speciali. “La casa editrice stava avvicinandosi al break even, ma la domanda del mercato è precisa e devi seguirla”, ha aggiunto. “Ormai non importa quante copie vendi, quando vai in un centro media ti dicono chiaramente che agli investitori oggi interessa il digitale”.

Per quanto riguarda la redazione, Bernardini ha dichiarato: “Il direttore Giovanni Robertini aveva un contratto che scadeva a dicembre e non è stato rinnovato. Massimo Coppola resta consulente; a guidare il sito, che raddoppia il suo team, rimangono Alessandro Giberti e il publisher Davide Da Rold”.

Della raccolta pubblicitaria se ne continuerà ad occupare la concessionaria di Bernardini, Magazine International. D’accordo con l’editore Bernardini, è anche il partner internazionale, il magnate di Singapore Meng Ru Kuok, a capo del gruppo imprenditoriale BandLab Technologies, che ha in portafoglio il 49% di Wenner Media e tutte le licenze internazionali del brand. Tra i Rolling Stone nel mondo anche la versione russa ha preso la decisione di rimanere solo online.

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