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Nasce a Roma FOROF, un nuovo contenitore sperimentale di Arte e di Archeologia

Credit: Fabio Milani
Di Fabio Milani
Pubblicato il 10 Feb. 2022 alle 13:00 Aggiornato il 11 Feb. 2022 alle 14:53

Dopo quindici anni dalla sua inaugurazione sempre come spazio artistico, riapre stavolta, e speriamo definitivamente, un posto molto suggestivo ed affascinante.

Parliamo del piano terra e di quello seminterrato di Palazzo Roccagiovine collocato proprio davanti al foro di Traiano e situato al numero 1 dell’omonima via.

La prima volta che entrai in questo luogo molto suggestivo, circa quindici anni fa, era in occasione delle notti bianche che l’allora amministrazione Veltroni aveva voluto e pubblicizzato.

Ricordo lo spazio molto più austero di adesso, che è stato restaurato con cura e con amore, proprio da contenitore di eventi e che la Sua ideatrice e madrina, Giovanna Caruso Fendi, figlia della più piccola delle celebri sorelle ovvero di Alda, ha voluto e realizzato con determinazione e con tenacia.

Non è facile infatti restaurare dei luoghi archeologici come questo dove sono collocati i resti della basilica Ulpia. Dalle vetrine del piano superiore si vede l’altissima colonna di Traiano che oggi sta anche a ricordare il colle Sella che esisteva al suo posto, che aveva la sua stessa altezza e che fu eliminata durante le demolizioni del quartiere alessandrino.

Credit: Fabio Milani

 

 

Anche i lavori di restauro dell’abside orientale di questa basilica sono stati interamente finanziati dalla fondazione Alda Fendi e già dagli anni 2001 furono seguiti dall’allora sovrintendente archeologico Adriano La Regina.

Questo spazio che rappresenta la sintesi tra l’antico ed il contemporaneo, sarà a disposizione di artisti affermati di tutto il mondo.

Due volte l’anno verranno realizzati programmi di performance e attività live che coinvolgeranno gli artisti stessi e che saranno destinati ad una tipologia di pubblico che ama il bello e la qualità.

E come nei caffè letterari e avanguardistici del primo Novecento, le performance, le danze, le musiche, le recitazioni, le esposizioni e le mostre favoriranno lo scambio culturale e i nuovi linguaggi nei vari settori di appartenenza.

Il percorso creativo di FOROF sarà seguito da un comitato scientifico composto anche da Maria Alicata e da Bartolomeo Pietromarchi insieme ad altri esperti nazionali ed internazionali.

Saranno possibili anche le visite guidate nello spazio archeologico.

La prima produzione presentata in questo bellissimo contenitore è LOVOTIC, una installazione video musicale dei SoundWalk Collective , un gruppo che lavora in ogni parte del mondo e che mette correlazione proprio la cultura e le tradizioni delle nazioni visitate. Partecipano all’installazione anche l’attrice e cantante Charlotte Gainsbourg. I musicisti Lyra Pramuk e Atom TM, il teorico queer Paul b. Preciado e Willem Dafoe.  Il tutto curato da Ruggero Pietromarchi e da Nicola Giuliani di Threes  Productions.

Con LOVOTIC si cerca di esplorare la possibilità che tra uomo e robot si possa interagire in un rapporto non solo emotivo e sessuale ma anche d’amore. Si pensa ad un futuro che va oltre il genere maschile e femminile e che si avvicina sempre di più a quello fluido.

Questa presupposto diventerà scenario di una serie di incontri multisensoriali e multidisciplinari in cui sarà coinvolto il pubblico. Il primo episodio ci sarà il 22 febbraio e sarà con Paul B. Preciado. Seguiranno mensilmente gli episodi che si terranno con gli altri artisti del progetto.

Il 2 febbraio ha aperto al pubblico, il costo del biglietto intero è di 10  euro, 5 il ridotto ed e’ gratis per tutti i ragazzi sotto i 14 anni.

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