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L’Unesco ha inserito i muretti a secco tra gli elementi patrimonio dell’Umanità

L'organizzazione ha annunciato la sua decisione su Twitter, congratulandosi con i paesi europei che hanno presentato la candidatura

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 28 Nov. 2018 alle 18:25 Aggiornato il 28 Nov. 2018 alle 18:36

L’Unesco ha iscritto la pratica rurale dell’arte dei muretti a secco, che si trovano a Cipro, Croazia, Francia, Grecia, Italia, Slovenia, Spagna e Svizzera, nella lista degli elementi dichiarati patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

L’organizzazione ha annunciato la sua decisione su Twitter, congratulandosi con i paesi europei che hanno presentato la candidatura.

L’iscrizione dei muretti a secco nella lista degli elementi patrimonio culturale immateriale dell’umanità è stata approvata all’unanimità dai 24 Stati membri del Comitato, riuniti a Port Louis.

È la seconda volta che l’Unesco attribuisce questo riconoscimento a una pratica agricola e rurale: in precedenza era stato dichiarata patrimonio dell’umanità anche la pratica tradizionale della coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria.

“Ancora una volta i valori dell’agricoltura sono riconosciuti come parte integrante del patrimonio culturale dei popoli. Il nostro Paese si fonda sull’identità. I nostri prodotti agroalimentari, i nostri paesaggi, le nostre tradizioni e il nostro saper fare sono elementi caratterizzanti della nostra Storia e della nostra cultura”, è stato il commento del ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio.

“Non è un caso quindi che, dei 9 elementi italiani riconosciuti dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità, ben 4 appartengano al patrimonio rurale e agroalimentare. Un risultato che conferma l’importanza di questo comparto nel nostro paese e quanto sia fondamentale, come governo e come cittadini, non dimenticare mai le nostre radici. Ecco perché è necessario continuare a investire nella promozione e nella valorizzazione, anche a livello internazionale, delle nostre produzioni agroalimentari e dei nostri territori”.

Nel 2010 la “dieta mediterranea” è stata iscritta come primo elemento culturale al mondo a carattere alimentare nella lista Unesco, nel 2014 il riconoscimento della coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria, primo elemento culturale al mondo di carattere agricolo riconosciuto dall’Unesco.

Non finisce qui: nel 2017 l’Unesco ha premiato “l’arte del pizzaiuolo napoletano”. La candidatura della pratica rurale dell’arte dei muretti a secco è stata promossa dal ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo in sinergia con il Maeci e con la Commissione nazionale Unesco.

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