Finalmente torna il Salone del Libro di Torino.
“Non siamo mai andati via, ma si torna in presenza”.
Decisione difficile?
”Abbiamo deciso di rischiare facendo una scommessa sul futuro. E scommettere che il futuro sarebbe stato catastrofico… non potevamo permettercelo, e non solo per il Salone!”.
Una scommessa vinta, quindi.
“Sei mesi fa non potevamo ancora saperlo, ricordo una riunione molto complicata. E invece frontiere aperte e ospiti da tutto il mondo, da Michel Houellebecq a Chimamanda Ngozi Adichie, per il Salone più internazionale di sempre”.
Particolari norme per la sicurezza?
“Green pass da controllare e prenotazioni online. Il Lingotto ha spazi modulabili enormi, sicurezza garantita”.
La pandemia pare aver favorito la vendita dei libri, i dati Aie (Associazione italiana editori) parlano di oltre il 40 per cento.
“Steven King in un tweet scrisse ‘Se credete che l’arte non sia importante, provate a fare il lockdown senza libri, musica, film’. Era l’inizio della pandemia”.
E sull’incremento?
“Il dato è confortante, auguriamoci che sia un dato strutturale. Anche perché i motivi sono molteplici”….