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La morte è uguale per tutti: il nuovo romanzo di Matteo Bortolotti

Di Redazione TPI
Pubblicato il 15 Lug. 2020 alle 17:54 Aggiornato il 15 Lug. 2020 alle 17:56

La morte è uguale per tutti: il nuovo romanzo di Matteo Bortolotti

Nuovo lavoro per Matteo Bortolotti, autore che spesso ha sorpreso i suoi lettori. È uscito “La morte è uguale per tutti”, romanzo che inaugura un nuovo filone letterario: il trash-noir.

Lucio Scelba è uno spazzino che non sopporta il termine “operatore ecologico”, le auto che sfrecciano rischiando di investirlo, la tanta, troppa feccia che riempie la notte della sua città. Una sera, in un cassonetto, trova un uomo in stato di shock e reagisce come solo lui potrebbe fare: lo carica sul camioncino insieme al resto della spazzatura… e se lo porta a casa.

Rosario Scimecca, l’uomo nel bidone, è un tossico professionista, inseguito da malavitosi che, dopo averlo incastrato, vogliono farlo fuori. Scelba decide di aiutarlo, ma questo a Rosario non interessa, perché ha abbandonato ogni speranza di salvarsi. Vuole solo bucarsi ancora una volta, un ultimo grande trip. E così scappa. Lo spazzino, con l’aiuto dell’enorme red skin Marescalchi, dovrà ritrovare l’eroinomane prima che ci riesca il killer che gli sta addosso. Ci sono milioni di euro sul piatto, anche se Scelba non lo sa. E probabilmente, se lo sapesse, non gli importerebbe, così come non gli importa che la polizia si unisca alla ricerca nelle vesti di Grimaldi, storico ex della sua fidanzata Eleonora. D’altronde, Eleonora ha scelto lui e Scelba non ha bisogno d’altro. A parte, naturalmente, fare il suo mestiere: tenere pulita la città.

Storia che contiene tutti gli ingredienti del noir – killer, milioni di euro, polizia, una corsa all’ultimo respiro… – tutta declinata al grottesco, per una lettura che cattura nel suo ritmo strampalato e diverte dal principio alla fine.

Chi è Matteo Bortolotti

Matteo Bortolotti è uno scrittore. Ha pubblicato con i principali editori italiani esordendo nel
giallo con Questo è il mio sangue (Mondadori, 2005). È stato uno degli sceneggiatori della serie
televisiva della Rai L’ispettore Coliandro e ha lavorato per cinema, tv, editoria. Docente di
sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia, insegna design della
comunicazione presso aziende e organizzazioni. Ha ideato il primo museo civico italiano di digital
storytelling, il Museo delle Storie a Pieve di Cento, dove vive.

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