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L’equilibrio tra pregiudizi islamofobi e compromessi nel romanzo “L’Errante” di Alessandro Bruni

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 26 Mar. 2021 alle 19:08 Aggiornato il 26 Mar. 2021 alle 19:17

L’ERRANTE – ALESSANDRO BRUNI – Round Robin editrice

Tutti noi viviamo di contraddizioni e di piccole e grandi ipocrisie. Lo sa bene lo scrittore Alessandro Bruni che nel suo ultimo libro “L’Errante” (Round Robin Editrice), disponibile nelle librerie dall’11 marzo, affronta il tema del conflitto interiore attraverso i personaggi del suo romanzo. Il protagonista Giorgio Ermetici, avvocato penalista, sulla cinquantina, divorziato con due figli, grande bevitore di cognac e avido lettore, viene nominato difensore d’ufficio di un giovane marocchino, Ibrahim, accusato di essere un terrorista islamico.

Ermetici, costretto ad assumere l’incarico, farà i conti con l’inevitabile conflitto tra islamofobia e dovere professionale. Il suo percorso si snoderà al cospetto dello scontro di culture che ha caratterizzato questo esordio di millennio e sarà attraversato da personaggi in permanente conflitto fra contraddizioni, derive radicali, tentativi di compromesso e sopravvivenza sulla linea del fuoco tornato ad avvampare ideologie, fede religiosa e quotidiano vivere sociale degli uomini.

Un percorso che si snoderà in una continua ricerca di equilibrio tra pregiudizi islamofobi e compromessi in nome di una quieta sopravvivenza. L’inchiesta sul caso di Ibrahim diviene per Ermetici anche il pretesto per studiare una cultura da cui è sempre stato affascinato. Tra pagine di libri, incontri e notti insonni, Ermetici cercherà di arrivare al cuore della civiltà islamica, per comprenderne le radici e le motivazioni dei conflitti che da secoli attraversano la nostra storia.

“Mi piaceva l’idea di questo personaggio, l’avvocato Ermetici, che confessa all’inizio del libro la sua ignoranza verso questa sorta di “nemico” che in qualche modo disprezza ma al tempo stesso si adopera per cercare di conoscerlo un po’ meglio. Ermetici non è un erudito dell’Islam, non è un studioso dell’Islam quindi può commettere tutti gli errori e i luoghi comuni. Errori di percezione e di interpretazione che commetterebbe chiunque di noi”, spiega lo scrittore Alessandro Bruni.

La presentazione del libro al pubblico sulla pagina Facebook Round Robin Editrice, con la partecipazione di Clarissa Valia (TPI) e lo scrittore Andrea Cotti | VIDEO


L’autore Alessandro Bruni
Alessandro Bruni, nato a Bologna, classe 1972, avvocato civilista. È autore dei romanzi “La prossima estate – Un requiem per il noir”; “Ulisse aveva una figlia”; “Killing Rock Revolution”, per Persiani Editore, i quali compongono la “trilogia dell’equivoco”. Nel 2020 pubblica “We Were Grunge”, opera parzialmente autobiografica dedicata all’epopea dei musicisti di Seattle. Nel 2020 partecipa all’antologia di racconti “E poi ci troveremo come le star” di Morellini Editore, dedicata e ambientata in alcuni bar italiani.

Alessandro Bruni

Round Robin editrice
La Round Robin nasce con l’obiettivo di coniugare narrativa di giovani autori emergenti e inchiesta giornalistica. Negli anni si consolida nell’ambito della saggistica, del giornalismo investigativo e del graphic journalism con titoli dal forte richiamo al sociale e alla lotta alle mafie. Tra le firme che oggi compongono il catalogo Round Robin, anche nomi del giornalismo italiano mainstream come Gianni Barbacetto (Il Fatto Quotidiano) e Giovanni Tizian (Domani). Molte le pubblicazioni degli ultimi anni in cui spiccano autori della grande letteratura italiana, da Andrea Camilleri al premio Nobel, Dario Fo, che hanno collaborato e contribuito ad alcune pubblicazioni (“Antonino Caponnetto, non è finito tutto” e “Sulla cattiva strada, seguendo Don Gallo”). Rinomati i premi assegnati alla casa editrice, tra cui il Premio Giancarlo Siani, il Premio Andrea Pazienza e la candidatura per quattro volte al Premio Strega, con “La guerra è finita”, “Orientalia”, “Atlas” e “Hostia”.

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