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Fondazione Giorgio Cini: il progetto “Invisible Lines” selezionato dalla Commissione europea

L'iniziativa, ideata dal Centro di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Giorgio Cini e dedicato all’illustrazione, al fumetto e alle graphic novels, permetterà ad un gruppo di giovani artisti di intraprendere un percorso di formazione tra Italia, Francia e Repubblica Ceca

Di Lorenzo Zacchetti
Pubblicato il 28 Giu. 2020 alle 18:37

Fondazione Giorgio Cini: progetto “Invisible Lines” selezionato da Ue

Il progetto Invisible Lines, dedicato all’illustrazione, al fumetto e alle graphic novels, ideato dal Centro di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Cini, è stato selezionato dal programma “Europa Creativa” della Commissione Europea. Il progetto, che inizierà a settembre 2020, permetterà a un gruppo scelto di giovani artisti di intraprendere un percorso di formazione itinerante tra Italia, Francia e Repubblica Ceca.

Invisible Lines, sviluppato in collaborazione con le associazioni Central Vapeur (Strasburgo), Hamelin (Bologna) e Baobab Books (Tábor). Le opere create durante questo percorso formativo verranno esposte nei tre paesi. Concluderanno il progetto una conferenza e la pubblicazione di un libro.

Il filo conduttore di questo progetto è il concetto di invisibilità: “In una società caratterizzata dall’iperproduzione di immagini, si è ritenuto fondamentale esplorare le dimensioni interiori della produzione dell’immagine, come la soggettività, la marginalità e la spiritualità – spiega Francesco Piraino, direttore del Centro di Civiltà e Spiritualità Comparate della Fondazione Cini – L’importanza dell’invisibile si può cogliere nei fenomeni spirituali e religiosi, spesso considerati come destinati a sparire nell’epoca contemporanea, ma che trovano oggi nuova forza e nuovi spazi. Invisibile è paradossalmente il migrante e il rifugiato, al centro delle rappresentazioni dei media e tuttavia raramente presente con la propria storia e voce. L’invisibile si coglie anche in molti luoghi abbandonati che sono sparsi in tutta Europa, a causa del paesaggio urbano in continua evoluzione”.

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