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    In Egitto sono state scoperte 2 tombe risalenti a 3.500 anni fa

    Una mummia rinvenuta in una tomba a Luxor, il 9 dicembre 2017. Credit: Ibrahim Ramadan/ Anadolu Agency/ Afp
    Di TPI
    Pubblicato il 10 Dic. 2017 alle 15:31 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:00

    L’Egitto ha annunciato la scoperta di tombe risalenti a 3.500 anni fa a Luxor, un ritrovamento che il governo spera possa aiutare a far risollevare il settore del turismo, in difficoltà dal 2011.

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    Le tombe, situate sulla riva occidentale del Nilo in un cimitero per nobili e alti funzionari, sono l’ultima scoperta in una città già famosa per i suoi templi e le tombe appartenenti a diverse dinastie dell’antica storia egiziana.

    “È davvero un giorno eccezionale”, ha detto il ministro dei beni culturali Khaled al-Anani. “Le tombe private della XVIII dinastia erano già conosciute. Ma è la prima volta che si riesce a entrare nelle due tombe”.

    Anani ha detto che le scoperte fanno parte degli sforzi del ministero per rilanciare l’industria turistica egiziana, che ha fortemente risentito degli attacchi da parte degli estremisti e dei disordini politici a partire dalla primavera araba.

    Il ministro ha detto che una tomba ha un cortile rivestito di mattoni di fango e muri di pietra e conteneva un’area di sepoltura larga sei metri che portava a quattro camere laterali. I reperti trovati all’interno erano per lo più frammenti di bare in legno. Iscrizioni e dipinti sulle pareti suggeriscono che appartenga al periodo tra i regni di Re Amenhotep II e Re Thutmose IV, entrambi faraoni della XVIII dinastia.

    L’altra tomba ha cinque ingressi che conducono ad una sala rettangolare.

    Tra i reperti trovati all’interno vi sono coni funerari, maschere funerarie in legno dipinte, vasi di argilla, circa 450 statue e una mummia avvolta in lino che probabilmente era di un alto funzionario.

    Un elemento decorativo scolpito sul soffitto reca il nome di Re Thutmose I della prima metà della XVIII dinastia.

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