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    Vicenza, scopre i trascorsi di estrema destra del futuro marito: annulla le nozze, condannata a pagare spese

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 1 Giu. 2020 alle 10:50

    Scopre i trascorsi di estrema destra del futuro marito: annulla le nozze, condannata a pagare spese

    L’uomo con cui stava per sposarsi aveva lontani ma inconfutabili trascorsi nell’estrema destra. Così Laura, attivista per i diritti civili, ha deciso di lasciare il futuro marito a pochi giorni dal matrimonio.La donna ha capito che quello non poteva essere l’uomo della sua vita, e gli ha comunicato la sua decisione di porre fine alla loro relazione solo dieci giorni prima delle nozze.

     

     

    Troppo tardi, perché lui nel frattempo si era impegnato a pagare tutte le spese previste, dal ristorante ai fiori, fino alla casa dove sarebbero dovuti andare a convivere. Ora, infatti, dopo tre anni, la donna è stata condannata dal Tribunale di Bologna a risarcire il mancato marito per le spese che aveva sostenuto. Una storia a tratti paradossale, come ha raccontato in primis il Giornale di Vicenza.

    Tutto è partito quando Laura, 31 anni, attivista per alcuni movimenti a sostegno dei diritti umani, ha scoperto che l’uomo che stava per sposare apparteneva, venti anni prima, a un gruppo di estrema destra. Non solo. Andrea, questo il nome del marito mancato, era stato denunciato (e poi prosciolto) per il pestaggio ai danni di due ragazzi gay. Dei trascorsi poco lodevoli, specie per una come Laura, e che il 40enne non le aveva mai rivelato. La donna, infatti, ha scoperto il tutto solo anni dopo, mentre fervevano i preparativi per il loro matrimonio.

    Presa la decisione di lasciarlo, Laura ha aspettato un po’ a dirglielo, comunicando le sue reali intenzioni a soli dieci giorni dalle nozze. Nel frattempo l’uomo aveva organizzato ristorante, bomboniere e aveva persino preparato la casa dove sarebbero dovuti andare a vivere insieme. Tre anni dopo la fine traumatica della loro storia, il Tribunale di Bologna ha accolto la richiesta dell’uomo, condannando la sposa mancata a risarcirlo con 30mila euro.

    Laura e Andrea si erano conosciuti nel 2014 casualmente su un traghetto che li portava in vacanza in Sardegna. Lui aveva un passato da militare, ma faceva l’operaio, nonché l’istruttore di atletica, lei invece svolgeva attività nel commercio elettronico e si occupava di prodotti per bellezza. A circa sei mesi dal matrimonio, la ragazza aveva trovato alcuni documenti e alcune foto del suo fidanzato, grazie ai quali aveva scoperto che circa vent’anni prima il fidanzato manifestava simpatie di estrema destra ed era finito nei guai giudiziari per l’aggressione di due ragazzi gay.

    Una denuncia poi archiviata, ma segno di un passato grigio di cui in tutto quel tempo non aveva mai fatto menzione alla futura moglie. Quando, a soli dieci giorni dalle nozze, Laura ha trovato il coraggio di dirgli che non voleva più sposarlo, Andrea si è giustificato affermando che si trattava di cose vecchie, superate, che risalivano alla giovinezza. Ma la donna non ha cambiato idea. Le nozze sono così sfumate, ma troppo tardi. Andrea si è poi rivolto ai giudici chiedendo il rimborso delle spese sostenute. Alla fine il Tribunale ha dato ragione all’uomo, risarcendolo per le spese sostenute con 30mila euro.

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