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    Venezia, moria di pesci tra i rii della città: il fenomeno inspiegabile

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 15 Feb. 2023 alle 14:23 Aggiornato il 15 Feb. 2023 alle 14:23

    Nei rii di alcune zone della città di Venezia da giorni vengono avvistati pesci morti che galleggiano: una situazione che ha messo in allarme la popolazione, incerta sulla qualità dell’acqua che scorre tra le vie cittadine.

    Secondo gli esperti resta difficile comprendere quali variabili abbiano portato questo fenomeno a verificarsi, ma si tratta di qualcosa che si ripete spesso nel periodo invernale e viene notato spesso dai residenti nei giorni in cui il fondale è più nitido.

    Claudio Vernier, presidente dell’associazione dei commercianti di piazza San Marco, ha registrato un video – divenuto presto molto commentato e discusso – in cui mostra il fenomeno uscendo di casa attorno alle 7 di questa mattina: “Si vedevano molti pesciolini morti lungo il canale, mentre a 30-40 centimetri di profondità si notavano anche alcuni agonizzanti. La cosa mi ha stupito e preoccupato, perché sebbene ci sia bassa marea, ho pensato di avvisare le forze dell’ordine affinché verifichino che non ci siano questioni ambientali”.

    La corrente proveniva dal Canal Grande verso il canale della Giudecca.

    Alvise Papa, responsabile del Centro maree del Comune di Venezia citato dal Gazzettino, ha fornito i dati scientifici riguardo ai canali del tutto prosciugati: l’acqua negli ultimi due giorni ha registrato maree che vanno dai -0,45 di minima alle 12.45 di ieri, fino alla massima di 0,3 delle 19.15 del 13 febbraio. Ma non è ipotizzabile un legame con la moria dei pesci.

    “In quella zona – osserva Papa – il Canal Grande ha una profondità di 5-6 metri, mentre quello della Giudecca è sui dodici, pare improbabile che vadano a morire proprio in quel canale, dove tra l’altro c’è molta corrente. Inoltre questa notte non c’è stata una minima importante, con valori positivi, quindi escluderei il fenomeno bassa marea”. Il biologo del museo di Storia Naturale Luca Mizzan aggiunge: “Le ipotesi sono talmente tante che dire una fesseria è un attimo”.

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