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    Galli come nel Trono di Spade: “L’inverno sta arrivando, abbiamo in casa la variante Delta”

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 16 Giu. 2021 alle 09:21 Aggiornato il 16 Giu. 2021 alle 09:27

    Variante Delta, Galli come nel Trono di Spade: “L’inverno sta arrivando”

    “Avete presente nel Trono di Spade quando si dice ‘l’inverno sta arrivando‘? La variante delta l’abbiamo già in casa e la gente non vaccinata farebbe bene a vaccinarsi presto”. Così, con una citazione da “Il Trono di Spade“, il professor Massimo Galli, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, ha commentato ieri sera a Cartabianca i rischi legati alla diffusione della cosiddetta variante indiana in Italia.

    “Queste persone, vaccinandosi, metterebbero in sicurezza se stesse e ci eviterebbero il problema di dover affrontare nuovamente una situazione che non vogliamo affrontare”, ha aggiunto l’esperto nel corso del programma condotto da Bianca Berlinguer su Rai 3. “Con i vaccini possiamo avere una buona estate e un migliore autunno. Ma bisogna farli: il vero punto non è preoccuparsi del vaccino ma del virus”.

    VACCINI CONTRO LA VARIANTE DELTA: RISULTATI INCORAGGIANTI DAI PRIMI STUDI

    Due recenti studi condotti nel Regno Unito su decine di migliaia di pazienti Covid mostrano come due dosi di vaccino assicurino una solida protezione anche contro la cosiddetta “variante indiana” o meglio la variante Delta del nuovo Coronavirus, sia contro l’infezione che in termini di minore rischio di ricovero.

    I risultati incoraggianti delle ricerche compiute dall’Università di Strathclyde , in Scozia, e dalla Public Health England, un’agenzia del Dipartimento della salute britannico, autorizzano l’Europa a sperare di evitare una nuova ondata epidemica. La cosiddetta “variante indiana” è diventata dominante nel Regno Unito almeno dalla metà del mese di maggio e comincia a diffondersi anche in Italia, con 81 casi registrati finora in Lombardia.

    I dati emersi dai due studi citati mostrano come nel medio periodo i vaccini riducano il rischio di ospedalizzazione contro la variante Delta del Sars-Cov-2 – ritenuta ben più contagiosa di quella inglese (la variante Alfa) e definita “preoccupante” dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) – a patto però di somministrare entrambe le dosi.

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