Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Confessa la madre dell’uomo fatto a pezzi con un’ascia: “Sono stata io, so che ciò che ho fatto è mostruoso”

    Le dichiarazioni shock di Lorena Venier, mamma del 35enne ucciso a Gemona del Friuli

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 1 Ago. 2025 alle 14:23

    “Sono stata io e so che ciò ho fatto è mostruoso”: sono state le parole con le quali Lorena Venier, mamma del 35enne Alessandro, ha confessato l’omicidio del figlio. L’uomo, dopo essere stato ucciso, è stato fatto a pezzi con i resti del cadavere che sono stati nascosti in un bidone e ricoperti da calce viva, probabilmente per evitare che l’odore si diffondesse. “La mia assistita ha reso piena confessione di fronte al sostituto procuratore che l’ha interrogata – ha confermato all’Ansa l’avvocato Giovanni De Nardo che difende la donna – Come si può immaginare, era visibilmente scossa per la crudeltà della sua azione e per la contrarietà a qualsiasi regola naturale del suo gesto”.

    A indicare il luogo della sepoltura sono state per l’appunto la mamma di Alessandro, Lorena Venier, 62 anni, e la compagna della vittima, Marylin Castro Monsalvo, 31enne colombiana che di recente avrebbe sofferto di depressione post partum. Sono state proprio le due a chiamare il numero d’emergenza e ad autoaccusarsi dell’omicidio. Una delle ipotesi sul movente del delitto è che venerdì vi sia stata una lite, poi degenerata e finita in tragedia, nata dopo il rifiuto del 35enne di apparecchiare la tavola. Un gesto apparentemente insignificante ma che potrebbe aver rappresentato il culmine dell’esasperazione delle due donne, stanche della vita inconcludente della vittima. Alessandro Venier, infatti, non aveva un lavoro stabile ma solo delle occupazioni saltuarie.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version