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    Si finge malato per lavorare come idraulico: dipendente del Ministero condannato a un risarcimento da 10mila euro

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 2 Gen. 2023 alle 13:03 Aggiornato il 2 Gen. 2023 alle 13:04

    Si fingeva malato a lavoro, ma sfruttava il tempo guadagnato per esercitare un’altra professione, quella di termoidraulico esperto, per arrotondare lo stipendio: un 60enne originario di Napoli dovrà restituire al ministero dell’Economia e delle finanze, presso il quale lavora, circa 10mila euro.

    Lo hanno stabilito i giudici della sezione giurisdizionale del Lazio della Corte dei Conti, che lo hanno condannato per truffa. “Pur se assente dal servizio per malattia”, si legge nelle motivazioni, si sarebbe allontanato dal proprio domicilio “per svolgere l’attività di termoidraulico in più di un’occasione”.

    Più che un semplice passatempo, il suo era un vero e proprio secondo lavoro, svolto “senza autorizzazione ministeriale, anche dichiarando falsamente la propria presenza in servizio”.

    I fatti risalgono agli anni tra il 2015 e il 2018: il dipendente del Mef avrebbe guadagnato 3mila euro negli stessi giorni in cui si sarebbe dovuto trovare a letto malato, e 7 mila sarebbero invece i proventi del lavoro illecito.

    Dal 2015, fanno notare i giudici, avrebbe “svolto in modo continuativo attività di termoidraulico per un lungo periodo di tempo, limitandosi ad ottenere l’autorizzazione dell’Amministrazione di appartenenza solo per il periodo compreso tra il 1 febbraio 2018 ed il 31 agosto 2018”.

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