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    Uccise con 85 coltellate Jessica Faoro, il papà della vittima: “L’assassino mi manda lettere e cartoline, non lo perdonerò mai”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 9 Mag. 2023 alle 13:58

    Il padre di Jessica Valentina Faoro, in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Giorno, ha affermato che non perdonerà mai Alessandro Garlaschi, l’uomo che nel 2018 è stato condannato per l’omicidio della sua giovane figlia. In questi anni, racconta, Garlaschi ha inviato lettere e cartoline in cui chiedeva di portare un fiore o un lumino alla tomba della ragazza e ha posto dubbi sulla sua colpevolezza. Tuttavia, il padre di Jessica non ha mai risposto e non vuole incontrare Garlaschi neppure dopo la sua liberazione dal carcere. La sua ferita, fa sapere, è troppo profonda per poter perdonare il responsabile della morte di sua figlia.

    “Non mi ha mai chiesto scusa. Da lui ho ricevuto lettere e cartoline: mi ha scritto di portare un fiore o un lumino a Jessica. Mi ha chiesto se sono davvero convinto che sia stato lui a uccidere mia figlia. Io non gli ho mai risposto. Non solo non lo perdonerò mai ma gli chiedo di non cercarmi, non voglio incontrarlo. Neppure quando uscirà dal carcere”, spiega Stefano Faoro al Giorno.

    “È stata massacrata. Ogni volta che ci penso, sto male. Ho avuto bisogno di supporto psicologico, è un trauma che non si cancella”, dichiara l’uomo, che poi aggiunge: “Questo sabato (alle 18:30 al Centro culturale Asteria, ndr), ci sarà uno spettacolo teatrale in memoria di Jessica”. Si tratta del monologo teatrale “N.N.” della poetessa e scrittrice Mara Venuto e interpretato dall’attrice Sarah Macchi. “Nessuno deve più trovarsi nella situazione di mia figlia. Questa storia deve servire ad aiutare altri ragazzi come lei, a colmare il vuoto tra genitori e figli, anche attraverso progetti mirati. Nessuno sia più dimenticato”, conclude il padre di Jessica.

    La 19enne aveva chiesto ospitalità al tranviere nella sua casa in cambio di un aiuto nei lavori domestici. La ragazza, che aveva alle spalle un passato difficile ed era cresciuta in comunità, si era allontanata dall’appartamento che il tranviere divideva con la moglie perché l’uomo le aveva fatto delle avances che lei non aveva gradito. Dopo qualche ora, però, aveva deciso di tornare in quella casa. E Garlaschi approfittò dell’assenza della moglie per tentare di fare sesso con lei e poi ucciderla. L’uomo poi diede fuoco al corpo per cercare di infilarlo in due borsoni.

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