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    Torino, sequestrate 10 tonnellate di cibo per l'”all you can eat”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 1 Ott. 2020 alle 18:40

    Una gigantesca frode alimentare è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Torino che ha sequestrato ben dieci tonnellate di cibo. Riso, fagioli, fecola di patate e miglio destinati ai ristoranti dello “all you can eat”, l’espressione con cui si indica la formula sempre più utilizzata nella ristorazione che permette di consumare senza limiti a un prezzo fisso.

    Le fiamme gialle del Gruppo Pronto Impiego hanno individuato due depositi a San Salvario, in via Nizza e in via Saluzzo dove hanno trovato centinaia di confezioni di alimenti imballate in sacchetti di polietilene, non destinati ad uso alimentare. La fecola di patate conteneva tracce di sodio metabisolfito, palmitato, difosfato disodico, conservanti che possono potenzialmente provocare severe allergie.

    L’ingente quantitativo di riso era destinato inequivocabilmente al settore della ristorazione, visto anche il “taglio” delle confezioni che oscillavano tra i 10 ed i 20 kg. Nel corso delle perquisizioni, all’interno di voluminosi freezer, sono inoltre stati rinvenuti chilogrammi di pesce, ortaggi e pollame in cattivo stato di conservazione, senza alcuna indicazione sulle date di confezionamento e di scadenza, nonché ricoperti dalla brina di ghiaccio a riprova dell’interruzione della catena del freddo.

    C’è stato lo spazio anche per una “truffa”: durante le operazioni, con non poca sorpresa, i Baschi Verdi si sono trovati di fronte ad una bilancia che ingenerosamente forniva un peso incrementato di un etto per ogni chilo pesato, cose di altri tempi ma attuali per l’ingiusto profitto conseguito nel corso del tempo dall’imprenditore, visti anche i quantitativi di derrate alimentari sequestrate.

    Il titolare dei depositi, un imprenditore di origine cinese, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torino per frode in commercio, utilizzo di falsi sigilli e per il cattivo stato degli alimenti.

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