È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 24 ottobre, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in Italia, storie inedite e reportage dal mondo, e grande spazio alla cultura con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani.
La cover story è dedicata all’obesità, la malattia del secolo. Negli ultimi 15 anni la diffusione di questa patologia è raddoppiata: oggi nel mondo 1 persona su 8 ne soffre. Ormai è diventata un’epidemia globale. Ecco cosa possiamo fare per invertire il trend. A partire dall’Italia.
Per anni è stata una vergogna da nascondere. Ora invece si inizia a parlare di questa patologia che merita rispetto e cura. Beppe, Giulia, Giorgia e Cristina raccontano a TPI cosa significa guarire.
E ancora: il peso della componente genetica e del contesto sociale, le patologie correlate. E le nuove rivoluzionarie terapie. Il prof. Barazzoni (Università di Trieste) spiega tutto quello che c’è da sapere sull’obesità.
L’Italia capofila al mondo contro l’obesità. Dalla prevenzione alle cure a carico del Ssn, passando per le campagne di sensibilizzazione nelle scuole e sui media. Per la prima volta la Legge Pella riconosce questa malattia come cronica. Ma la sfida inizia ora.
L’onorevole Roberto Pella, il padre della prima norma al mondo a riconoscere questa malattia cronica, spiega a TPI perché siamo solo all’inizio: “È un primo passo. Ma serve gioco di squadra contro l’obesità. Pensiamo ai nostri figli e nipoti. Dovremo tutti impegnarci ogni giorno. E per decenni”.
Inoltre, un approfondimento sull’industria che ci mangia. Snack, dolciumi, surgelati. I cibi ultra-processati sono ormai parte della nostra dieta. Malgrado la convenienza però rappresentano uno dei principali fattori ambientali e culturali collegati alla diffusione globale dell’obesità.
“I sistemi agroalimentari sono vittime e carnefici dei cambiamenti climatici. Ma adottare una dieta sana e sostenibile potrebbe ridurre di quasi il 50% le emissioni”. La prof. Principato dell’Università Roma Tre spiega a TPI il legame tra cibo, salute, ambiente ed economia.
L’endocrinologo di Tor Vergata Paolo Sbraccia spiega perché la fame dipende dal Dna: “La propensione all’obesità è legata alla genetica, non a pigrizia o mancanza di volontà. Mettersi a dieta non basta: servono anche farmaci e in alcuni casi la chirurgia”.
Perché i farmaci anti-obesità costano così tanto? Dal Wegovy al Mounjaro, le iniezioni anti-obesità hanno prezzi che vanno dai 300 ai 600 euro al mese ovunque nel mondo. Ma i rispettivi sistemi sanitari nazionali per ora non li rimborsano, quasi ovunque. Così l’accesso alle terapie resta precluso a molti pazienti. La grande sfida per la mutuabilità inizia adesso.
“L’obesità è un tema sanitario. Ma anche economico”, spiega a TPI l’economista Claudio Jommi. Tra nuovi farmaci, costi indiretti e prevenzione, intervenire oggi ci permetterà di risparmiare domani. Migliorando conti e salute. Ecco perché curare l’obesità conviene anche al sistema Paese.
E ancora: la prevenzione è un dovere dello Stato. “Lo stile di vita è il miglior farmaco per proteggere la nostra salute”. Il presidente dell’Aifa Robert Nisticò non esclude del tutto una futura rimborsabilità dei medicinali contro l’obesità. Ma solo per alcune fasce a rischio. “La concorrenza abbatterà i costi”, spiega a TPI.
A TPI parla Francesco Boccia. “Sembra che nel nostro partito ci sia chi rimpiange i tempi dei caminetti. Ma abbiamo scelto di stare tra la gente. Con Schlein è tornata l’anima”. E sul Governo: “Meloni ha trasformato l’Italia nella dependance di Trump. C’è un Paese migliore di quello rabbioso e rancoroso che vuole l’esecutivo”.
Infine, un’intervista alla regista Elisa Amoruso, racconta a TPI il suo ultimo film Amata. Con cui rompe il tabù del pregiudizio sulla scelta di avere o meno figli: “Non c’è donna che, a un certo punto, non abbia dovuto scegliere tra maternità e identità”.
Questo e molto altro nel nuovo numero del settimanale The Post Internazionale in edicola da domani e disponibile già da ora nella versione digitale.
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