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    Al Sud più emigrati che immigrati, è allarme spopolamento: ecco i dati del Rapporto Svimez

    Un'emigrante in partenza Credit: Ansa Foto

    Emorragia di abitanti, economia in recessione e gap lavorativo incolmabile

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 1 Ago. 2019 alle 13:26

    Rapporto Svimez, al sud più emigrati che immigrati, allarme spopolamento

    Nel sud Italia ci sono più emigrati che immigrati. La fotografia dell’ultimo rapporto Svimez, che ogni anni studia proprio la situazione socio-economica del Mezzogiorno, è molto cupa: una emorragia di abitanti, un’economia in recessione, con il gap di lavoro rispetto ad altre aree del Paese che torna a scavarsi.

    Sud spopolamento Svimez, la vera emergenza

    Le persone emigrate dal Mezzogiorno sono state oltre 2 milioni nel periodo compreso tra il 2002 e il 2017, di cui 132.187 nel solo 2017.

    La ripresa dei flussi migratori è, secondo Svimez, “la vera emergenza meridionale, che negli ultimi anni si è via via allargata anche al resto del Paese”.

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    Rapporto Svimez, i giovani in fuga

    Dei 2 milioni di emigranti, 66.557 sono giovani (50,4 per cento, di cui il 33,0 per cento laureati, pari a 21.970). Il saldo migratorio interno, al netto dei rientri, è negativo per 852 mila unità. Nel solo 2017 sono andati via 132 mila meridionali, con un saldo negativo di circa 70 mila unità. La ripresa dei flussi migratori rappresenta la vera emergenza meridionale, che negli ultimi anni si è via via allargata anche al resto del Paese.

    Il saldo migratorio interno, al netto dei rientri, “è negativo per 852 mila unità – prosegue Svimez – Nel 2017 sono andati via 132 mila meridionali, con un saldo negativo di circa 70 mila unità”.

    “Sono più i meridionali che emigrano dal Sud per andare a lavorare o a studiare al Centro-Nord e all’estero che gli stranieri immigrati regolari che scelgono di vivere nelle regioni meridionali”, fa notare la Svimez nelle anticipazioni del suo Rapporto 2019.

    In base alle elaborazioni dell’associazione, infatti, i cittadini stranieri iscritti nel Mezzogiorno provenienti dall’estero “sono stati 64.952 nel 2015, 64.091 nel 2016 e 75.305 nel 2017”. Invece, i cittadini italiani cancellati dal Sud per il Centro-Nord e l’estero “sono stati 124.254 nel 2015, 131.430 nel 2016, 132.187 nel 2017”.

    Questi numeri, si legge nel rapporto, “dimostrano che l’emergenza emigrazione del Sud determina una perdita di popolazione, soprattutto giovanile, e qualificata, solo parzialmente compensata da flussi di immigrati, modesti nel numero e caratterizzati da basse competenze”.

    Questa dinamica determina soprattutto per il Mezzogiorno “una prospettiva demografica assai preoccupante di spopolamento, che riguarda in particolare i piccoli centri sotto i 5 mila abitanti”, conclude Svimez.

     

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