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    Palestre, piscine e sport all’aperto: tutte le regole tra green pass e tamponi

    Un saluto in palestra ai tempi del Covid Credits: ANSA
    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 23 Ago. 2021 alle 13:36

    Da settembre riprende lo sport. Ci si iscrive in palestra o in piscina, gli agonisti si ritrovano nei club per allenarsi prima della stagione delle gare. Ma quali sono le nuove regole, tra tamponi e Green Pass?

    Il decreto legge del 23 luglio non lascia spazio a dubbi: all’articolo 6 prevede l’obbligo di Green Pass in “piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, limitatamente alle attività al chiuso”, dal 6 agosto scorso in poi. Chi ha più di 12 anni deve esibire la Certificazione verde, cartacea o digitale, per nuotare in vasca o allenarsi in sala.

    Oltre al Pass, ci sono dei protocolli da rispettare, che prevedono la misurazione della temperatura all’ingresso degli impianti, l’obbligo di mascherina nei locali chiusi e negli spogliatoi e due metri di distanza dagli altri atleti mentre ci si allena e 7 metri quadrati per ogni nuotatore in vasca. L’obbligo della certificazione verde vale oltre che per la sala attrezzi, anche per la danza, il judo, la capoeira, la ginnastica artistica, quella posturale, lo yoga, l’acquagym o lo spinning, dentro e fuori dall’acqua.

    I bambini sotto i 12 anni non dovranno avere la Certificazione verde ma i loro accompagnatori, ad esempio genitori o baby-sitter che li accompagnano negli spogliatoi o li vanno a riprendere entrando nella struttura, saranno invece tenuti a mostrarlo. 

    Sport all’aperto

    All’aperto il Green Pass non è obbligatorio, lo dice sempre il già citato decreto legge del luglio scorso. Però in molti impianti sportivi viene richiesto anche laddove le piscine sono scoperte o gli allenamenti parzialmente all’aperto, soprattutto perché si utilizzano comunque docce, wc e spogliatoi che sono necessariamente al chiuso. Se si desidera fruire esclusivamente delle zone esterne (piscine all’aperto e solarium, campi di padel, di tennis, di calcetto), si potrà chiedere di compilare una specifica autocertificazione che consentirà di accedere solo in quelle aree, ferma restando l’impossibilità di accedere agli spogliatoi o al bar.

    Calcio: Green Pass e tamponi

    La Figc si è ricreduta sui tamponi. Dopo le proteste del mondo dilettantistico sulla norma pubblicata nell’ultimo protocollo che imponeva un tampone per tutti i giocatori, compresi quelli con il Green Pass, è arrivata una rettifica.

    Per le attività dilettantistiche o giovanili agonistiche di livello regionale o provinciale l’attività di screening iniziale con i tamponi antigenici o molecolari “si intende facoltativa per i soggetti in possesso di Certificazione verde Covid 19. Viceversa l’attività iniziale di screening rimane obbligatoria per tutti i componenti del Gruppo Squadra (giocatori, allenatore, staff), indipendentemente dal possesso o meno della Certificazione verde Covid-19 per lo svolgimento di attività agonistiche dilettantistiche giovanili di livello nazionali o comunque riconosciute di preminente interesse nazionale dalla Federazione o relative alle fasi finali di competizioni nazionali”.

    Quanto agli allenamenti, anche se svolti parzialmente al chiuso, “considerata la frequente necessità di utilizzo di spazi e sale al chiuso per i quali è obbligatoria la Certificazione verde è necessario un tampone molecolare o antigenico entro le 48 ore precedenti ciascuna seduta di allenamento per i non vaccinati e non guariti, e per i soggetti non vaccinati con l’intero ciclo vaccinale”.

    Pallavolo

    Per schiacciare o saltare a muro è obbligatorio il Green Pass, cioè bisogna essere vaccinati con monodose o due dosi, vaccinati con un’unica dose da 15 giorni, guariti dal Covid da sei mesi, negativi al tampone da meno di 48 ore

    Per la serie A e B sia maschile che femminile è obbligatorio uno screening con tampone 48/72 ore prima della ripresa degli allenamenti e delle competizioni.

    Dalla serie C in giù è raccomandato un tampone molecolare o antigenico 72/48 prima del giorno fissato per la rirpesa dell’attività sportiva . Mentre prima delle competizioni il tampone diventa obbligatorio, ma solo per tutti quelli che non hanno il Green Pass in corso di validità.

    Autocertificazione fino ai 12 anni

    Per i corsi di minibasket non c’è alcun obbligo di Green Pass, e così per gli altri sport sotto i 12 anni. Questo perché sono al momento esclusi dall’obbligo del vaccino. Servirà però un’autocertificazione compilata dai genitori. Nello stesso sport, i ragazzi con più di 12 anni che vogliono andare a canestro e i loro accompagnatori devono avere invece la Certificazione verde o essere negativi al tampone fatto negli ultimi 7 giorni.

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