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    Salvini: “Casapound? Tutti verranno sgomberati”

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 14 Mag. 2019 alle 22:46

    Sgombero CasaPound Salvini – “In Prefettura a Roma c’è un piano sgomberi che è seguito in maniera oggettiva: prima gli sgomberi degli stabili pericolanti, giudicati come tali dai Vigili del fuoco, poi gli sgomberi degli stabili sottoposti a procedimento giudiziario”.

    “Quindi, tutti verranno sgomberati: abusivi, destra, sinistra, sopra, sotto, italiani, stranieri, CasaPound. L’obiettivo è di sgomberarli tutti”.

    Ad affermarlo è il ministro dell’Interno Matteo Salvini parlando delle polemiche sorte sul tema degli stabili occupati dopo l’Elemosiniere del Papa ha tolto i sigilli al contatore della luce di un palazzo di Roma.

    Di Maio: “Sgomberare CasaPound è sacrosanto”

    A sollevare la questione della differenza di trattamento riservato agli occupanti nella Capitale era stato l’alleato pentastellato Luigi Di Maio che aveva affermato che la “legalità deve valere per tutti”.

    Al centro della questione vi è l’assenza degli immobili occupati da CasaPound nella lista degli stabili da sgomberare nel breve periodo redatta dal Viminale e in cui compaiono principalmente centri sociali.

    Nello stabile occupato di CasaPound la luce non manca mai, nonostante 300mila euro di debiti

    “Ovviamente uno si dà delle priorità: se c’è un palazzo che rischia di crollare”, ha risposto Salvini a margine di un comizio a Carpi. “Prima sgombero questo. I gesti dei cardinali non li commento”.

    “Occupare una casa è un reato e se tutti da domani si mettessero a non pagare più le bollette della luce, dell’acqua, del gas o del mutuo sarebbe il caos. Però ognuno fa quello che vuole”.

    In merito ai rapporti con il Papa, il ministro ha affermato: “Chi sono io per dare lezioni in Vaticano? Io faccio rispettare la legge e le case occupate le sgombero per restituire un diritto a chi aspetta una casa da anni. Ognuno fa il suo. Sono orgoglioso di aver salvato vite, questo lo dico a qualcuno che mi critica: meno sbarchi, meno partenze e meno morti”.

    “Abbiamo dimezzato i morti sul fondo del mare Mediterraneo, i tifosi dei ‘porti aperti’ e delle ‘porte aperte’ avevano causato 15 mila morti negli anni passati”, ha poi concluso il ministro.

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