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    Scarcerazione Zaki, l’amica e collega a TPI: “Siamo increduli e felici, ma continuiamo a combattere. Non è ancora libero”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 7 Dic. 2021 alle 19:36

    “Non me lo aspettavo minimamente, purtroppo ci eravamo abituati alle udienze con brutti responsi, io ero a lavorare, mi ha scritto mio padre, sono uscita di corsa. Quando me l’ha scritto non ci credevo, ho cercato articoli e informazioni e siamo ancora tutti sotto shock”. A parlare è Sofia Selighini una collega di corso e cara amica di Patrick Zaki dell’università di Bologna che a TPI racconta le emozioni a caldo dopo la notizia della prossima scarcerazione dello studente egiziano.

    L’udienza presso il tribunale di Mansura, in Egitto, è durata meno di cinque minuti: Zaki dovrebbe lasciare il carcere tra oggi e domani, non è ancora chiaro quando, anche se resterà comunque sotto processo. Non è stato infatti assolto dalle accuse a suo carico.

    “Sono contentissima per Patrick, per il suo benessere fisico, finalmente può andare a casa e stare al sicuro. Anche solo pensare che ora forse possiamo sentirlo per noi è stranissimo, dopo tutto questo tempo. Ovviamente in modo positivo. Anche solo sapere da qualcuno come sta è bella notizia. Aspettiamo che torni a casa”, prosegue Sofia.

    “Stiamo aspettando il processo, dopo questo primo momento di grande gioia, abbiamo comunque deciso di restare coi piedi per terra, e chiediamo con la stessa determinazione che venga assolto e che venga sollevato dalle accuse. Patrick non è ancora un uomo libero. Noi vogliamo che torni in Italia e che torni un cittadino libero. Non so quale sia il motivo di questa decisione, non voglio speculare, qualunque sia stato il motivo che ha spinto la corte a questa decisione io sono solo contenta”.

    E parlando a nome dei tanti amici che da anni si battono per la liberazione di Zaki dice: “Abbiamo questo desiderio di sentirlo, di telefonargli di riabbracciarlo. Patrick è il nostro amico e lo aspettiamo”.

    Sulla prossima scarcerazione di Zaki, si sono espressi da subito sia il premier Mario Draghi che il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Draghi esprime soddisfazione per la scarcerazione di Patrick Zaki, la cui vicenda è stata e sarà seguita con la massima attenzione da parte del Governo italiano”. Così una nota di Palazzo Chigi. “Primo obiettivo raggiunto: Patrick Zaki non è più in carcere. Adesso continuiamo a lavorare silenziosamente, con costanza e impegno”, ha scritto su Twitter Di Maio.

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