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    Mentre Salvini tiene i 43 migranti della Sea Watch bloccati, in Italia ne sono arrivati altri 200

    Il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Credit: Miguel MEDINA / AFP
    Di Giulio Cavalli
    Pubblicato il 21 Giu. 2019 alle 19:31 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:34

    Salvini Sea Watch | Se volete la rappresentazione plastica di come al ministro dell’inferno Salvini non interessi nulla del complesso tema dell’immigrazione con tutte le sue diverse implicazioni, allora sappiate che mentre la Sea Watch con i suoi 43 migranti rimane bloccata sul bordo delle acque territoriali italiane sono già 200 le persone che sono riuscite ad arrivare in Italia nelle ultime ore.

    A Lampedusa il primo sbarco è avvenuto all’alba: 81 persone (il doppio delle persone sulla Sea Watch, per dire), tra cui quattro donne e tre bambini a bordo di un gommone. In contemporanea poi sono arrivati altri due piccoli gruppi di 12 e di 7 persone. Secondo gli inquirenti potrebbero essere stati portati da un peschereccio che è stato intercettato mentre invertiva la rotta per tornare in nord Africa. Tutti i nuovi arrivati hanno dichiarato di arrivare dalla Libia e sono stati inseriti nelle strutture d’accoglienza italiane. Esattamente quello che chiede a gran voce la comunità internazionale per i 43 a bordo della Sea Watch.

    Migranti, altri 100 sbarcano a Lampedusa. Mentre la Sea Watch resta bloccata (ormai da 9 giorni)

    Salvini Sea Watch |  Salvini si impunta su 43 persone e intanto 100 gliene passano sotto il naso: c’è un’immagine migliore per dimostrare l’inesistenza dei famosi porti chiusi e per raccontare come stiano davvero le cose?

    E non è finita qui. No. Dall’altra parte dell’Italia, a Trieste, 100 migranti sono stati individuati dalle forze dell’ordine a qualche chilometro dal valico italo-sloveno di Fernetti. Questa volta i migranti sono arrivati via terra.

    Cento a Lampedusa e cento a Trieste sono duecento persone che solo oggi sono entrate nel nostro Paese, mentre da quasi una settimana il ministro si affatica per criminalizzare una Ong (e con lei ovviamente tutte le Ong) e fingere che non esista il tema delle migrazioni, di persone che mai nessuna politica potrà fermare mentre scappano dalla fame e dal piombo e che nessun tweet può nascondere sotto al tappeto.

    Chi controlla davvero i centri di detenzione in Libia, dove i migranti vengono torturati e stuprati

    Salvini Sea Watch | Sono bugie i porti chiusi, sono bugie gli sbarchi interrotti, sono bugie le frontiere chiuse ed è una enorme bugia il comportamento del ministro dell’Interno che davvero pensa di poter manipolare la realtà a proprio uso e consumo.

    La realtà oggi ci dice che mentre il ministro si accanisce contro qualche decina di migranti in realtà nel Mediterraneo e in Europa ci troviamo di fronte a un fenomeno complesso che avrebbe bisogno di soluzioni complesse e condivise e non certo di qualche bulletto che si atteggia a superuomo sui social e che poi non partecipa ai vertici europei. E ogni volta che sentirete Salvini strepitare sui porti chiusi pensate alla giornata di oggi e a questi duecento che sono entrati in Italia senza diventare carne buona per la propaganda.

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    Porti chiusi e navi bloccate in mare: tutti gli episodi dall’inizio della “guerra” alle Ong

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