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    Roma, ragazzina si suicida a 13 anni. La madre: “Mia figlia era bullizzata a scuola”

    Immagine di archivio. Credit: ANSA/LUCA ZENNARO
    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 8 Giu. 2021 alle 13:11 Aggiornato il 8 Giu. 2021 alle 13:25

    Domenica 6 giugno una ragazzina di appena 13 anni si è tolta la vita, suicidandosi, nella sua cameretta di un appartamento di Torpignattara, quartiere alla periferia di Roma. La 13enne ha preso un cavo elettrico, che avrebbe reciso con un taglierino, per poi stringerlo attorno al collo. L’altra estremità del filo era fissata a una mensola della sua stanza.

    A trovare il corpo senza vita della ragazzina è stata proprio la madre. Rientrata dopo il lavoro da addetta alle pulizie in un pub vicino a casa intorno alle 23,45 ha fatto la drammatica scoperta. Sul posto sono poi intervenuti i Carabinieri della Compagnia Casilina. Sui social la madre ha dichiarato: “Le sue migliori amiche l’avevano esclusa e bullizzata dopo che aveva discusso con una di loro, per un malinteso, mia figlia era stata isolata. La prendevano in giro, l’avevano messa nel mirino. Per questo ho insistito tanto perché cambiasse sezione a scuola, ma quelle ragazzine non la lasciavano in pace e nei giorni scorsi si erano rifatte sotto”. Su Facebook la donna posta anche la foto di un abbraccio insieme: “Perdona tutto il male ricevuto e che la terra ti sia lieve”.

    E al Messaggero racconta: “Mia figlia aveva vissuto un periodo difficile, molto brutto lo scorso anno. Era bullizzata, l’avevano presa di mira perché lei era molto sensibile. Le cattive parole dette a questa età sono peggiori dei pugnali, fanno malissimo. Questa volta, forse, hanno addirittura spinto a uccidersi e io Laura (nome di fantasia, ndr), che era fragile, non ce l’ho più. Non bisogna sottovalutare certi atteggiamenti”, ha dichiarato la madre della 13enne.

    Aveva cominciato a stare male quando dalle elementari è passata in prima media e, contemporaneamente, il suo fisico ha iniziato a tramutarsi da quello di una bambina in quello di una donna, temeva di non essere bella, ma era bellissima, assurdo. Una trasformazione che l’ha turbata – dice ancora la madre – Aveva discusso con delle compagne, con una in particolare, poi le altre si sono coalizzate contro di lei. L’avevano presa di mira”, ha spiegato la donna.

    Secondo quanto riporta il Messaggero, la ragazzina, che era seguita dagli psicologi dell’Umberto I dopo una segnalazione della scuola alla Procura dei minori, già in passato “aveva mostrato atteggiamenti autolesionisti, tagliuzzandosi braccia e gambe”, scrive il quotidiano romano. Al fine di escludere altre eventuali cause che abbiano portato all’estremo gesto, i carabinieri della Compagnia Casilina hanno sequestrato il cellulare e il computer della ragazzina per accertamenti tecnici. Il dubbio è che possa essere rimasta vittima anche di un gioco della morte sui social.

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