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    Il report dell’Aifa sui vaccini: 16 eventi gravi ogni 100mila dosi somministrate

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 4 Ago. 2021 alle 21:55

    Tra il 27 dicembre 2020 e il 26 luglio 2021 per i quattro vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso sono arrivate 84.322 segnalazioni su un totale di 65.926.591 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 128 ogni 100.000 dosi), di cui l’87,1% riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Le segnalazioni gravi sono il 12,8% del totale, con un tasso di 16 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate.

    Sono i dati emersi dal settimo Rapporto AIFA sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19. Le reazione si sono verificate nell’80% circa dei casi nella stessa giornata della vaccinazione o il giorno successivo e solo più raramente oltre le 48 ore successive. Poi, aggiungono gli esperti Aifa, ‘la maggior parte delle segnalazioni sono relative al vaccino Pfizer (68%), il più utilizzato nella campagna vaccinale (71% delle dosi somministrate) e solo in minor misura ad AstraZeneca (25% delle segnalazioni e 17% delle dosi somministrate), a Moderna (6% delle segnalazioni e 10% delle dosi somministrare) e al Covid-19 J&J (1% delle segnalazioni e 2% delle dosi somministrate). Per tutti i vaccini, gli eventi avversi più segnalati sono febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea.

    Gli eventi avversi gravi correlabili alla vaccinazione più spesso segnalati configurano un quadro di sindrome simil-influenzale con sintomi intensi, più frequente dopo la seconda dose dei vaccini a mRna e dopo la prima dose di AstraZeneca. Quanto alle vaccinazioni “eterologhe” per under 60, sono pervenute 114 segnalazioni su un totale di 396.952 somministrazioni (la seconda dose ha riguardato nell’82,6% dei casi Pfizer e nel 17,4% Moderna), con un tasso di segnalazione di 29 ogni 100.000 dosi somministrate. Nella fascia 12-19 anni la distribuzione per tipologia degli eventi avversi ‘non è sostanzialmente diversa da quella osservata per le altre età”.

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