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    Nuova scena da Far West a Roma: rapina a mano armata a un tabaccaio a Cinecittà, morto l’aggressore

    Il luogo della rapina a Roma
    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 6 Nov. 2019 alle 09:47 Aggiornato il 10 Gen. 2020 alle 20:19

    Rapina al tabaccaio a Roma: ferito il negoziante, morto l’aggressore

    Una nuova scena da Far West a Roma: ieri, martedì 5 novembre, è finita nel sangue una rapina a mano armata a un tabaccaio. È stato ferito il negoziante, è morto uno degli aggressori.

    È accaduto verso le 19, in viale Antonio Ciamarra,  tra la Romanina e Cinecittà. Il tabaccaio, un cittadino cinese, è stato ferito da un colpo di pistola alla gamba e trasportato in ospedale. Dalla ricostruzione è emerso che c’è stata una colluttazione tra il negoziante e i rapinatori, durante la quale sarebbero partiti dei colpi. Uno ha ferito il tabaccaio e l’altro ha ucciso uno dei due rapinatori. Aveva 69 anni. Si chiamava Ennio Proietti. Il complice è stato poi fermato dalla polizia. Si tratta di Enrico Antonelli, 58 anni, con precedenti per droga e ricettazione. All’esterno del locale è stato trovato uno scooter lasciato acceso, che probabilmente gli aggressori avevano intenzione di utilizzare per la loro fuga.

    La ricostruzione

    Secondo la ricostruzione, i due rapinatori sarebbero arrivati a bordo dello scooter, per poi, armati e a volto coperto, fare irruzione nel bar-tabaccheria. Ne sarebbe nata una colluttazione e,  il tabaccaio sarebbe riuscito ad afferrare la pistola di Proietti e a disarmarlo. Ma i colpi, uno dei quali ha colpito mortalmente il rapinatore sarebbero partiti dall’arma del complice.  Il titolare del bar-tabaccheria, Zhou, 56 anni, è stato colpito al fianco e a una gamba. È stato ricoverato in codice rosso al Policlinico Umberto I.

    Una vicenda allarmante, se si considera i recenti fatti di cronaca. La rapina è avvenuta nello stesso quadrante Sud-Est di Roma dove di recente si sono verificati altri eclatanti fatti di sangue.

    Il 23 ottobre scorso è stato ucciso di Luca Sacchi nella zona del parco della Caffarella. Ma va ricordato anche l’omicidio di Fabrizio Piscitelli, ultrà della Lazio conosciuto come Diabolik. L’uccisione, avvenuta lo scorso 7 agosto, è avvenuta non molto distante dal luogo della rapina di via Ciamarra, a un paio di km in linea d’aria.

    Una serie di delitti che alimenta la preoccupazione sulla sicurezza nella Capitale e che inevitabilmente solleva anche critiche politiche all’amministrazione della città. Le accuse alla sindaca Virginia Raggi non si sono fatte attendere, anche in questo caso.

    Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, ha dichiarato: “Ancora un conflitto a fuoco per le strade di Roma, ancora un morto. La Capitale d’Italia è letteralmente abbandonata tra incuria e sporcizia, e regna una totale insicurezza. Chi ha governato negli ultimi anni dovrebbe trarne le conseguenze e togliere il disturbo”. Un messaggio accompagnato dall’hashtag #Raggiacasa.

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