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    Caso Raoul Bova, l’amico di Martina Cerretti: “Sono stato io a inviare l’audio a Corona, lei era d’accordo”

    "L'idea era quella di far diventare famosa Martina"

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 28 Lug. 2025 alle 17:15

    Federico Monzino, il pr milanese amico di Martina Cerretti, la presunta amante di Raoul Bova, rivela a La Repubblica di essere stato lui a inviare a Fabrizio Corona l’audio e le chat che l’attore e la modella si sono scambiati. “In un primo momento l’idea era quella di far diventare famosa Martina, cosa che lei desiderava. Io ho fatto solo da tramite. Il materiale non è stato quindi rubato o trafugato, ma condiviso volontariamente: Martina era con me, a casa mia, ed era consapevole di quanto facevamo insieme, il passaggio è avvenuto col suo consenso diretto, senza alcuna modifica o manipolazione” ha affermato Monzino.

    “Invece ho inviato tutto io, ma tutto è stato condiviso da Martina in maniera volontaria. E la chat dei messaggi che ho inviato io a Corona è vera. Però delle cose nel racconto che ha fatto sono inventate” ha aggiunto il pr. “Sentendo quello che Corona avrebbe voluto pubblicare”, però, Martina Cerretti ci avrebbe ripensato e avrebbe chiesto di bloccare tutto. “A lui non è fregato nulla e ha pubblicato tutto di sua iniziativa, fuori da ogni controllo”. A Monzino, che non è indagato ma è stato ascoltato solamente come persona informata dei fatti, è stato chiesto se fosse stato lui a ricattare l’attore: “Sì e io ho detto di no. Mi è stato chiesto se avessi idea di chi avrebbe potuto farlo, ma onestamente non ce l’ho. Non so chi ha mandato quel messaggio anonimo a Bova, giuro. Il resto delle domande sono state generiche, sulla situazione”.

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