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    Massa, la ragazza che ha ricevuto per sbaglio 6 dosi di vaccino: “Non mi danno il Green Pass”

    Credit: ANSA
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 25 Lug. 2021 alle 15:08

    Per un errore le hanno somministrato in un colpo solo sei dosi di vaccino anti-Covid e ora – oltre al danno la beffa – le negano il Green Pass. A raccontarlo è lei stessa, Virginia Grilli, 23 anni, laurea triennale in Psicologia clinica e oggi studentessa magistrale all’università di Pisa.

    “Non sto bene. La mia vita è cambiata radicalmente, mi sembra di vivere nel mondo dei quanti, dove regna l’indeterminazione”, dice in una intervista al Corriere della Sera di oggi, domenica 25 luglio 2021.

    Tutto ha avuto inizio il 9 maggio scorso, quando all’ospedale Noa di Massa Carrara le è stata inoculata per sbaglio una overdose di vaccino. La ragazza non ha presentato denuncia penale contro medico e infermiera: “Si può sbagliare” spiega. Ma “mi riservo di chiedere i danni morali e materiali all’ospedale”. “L’infermiera era terrorizzata”, prosegue la giovane. “Il medico non si è fatto sentire, lo ha fatto suo padre, che è il direttore sanitario dell’ospedale”.

    Dopo alcuni giorni di ricovero precauzionale, Virginia è tornata a casa, ma è tutt’ora sotto costante osservazione medica. “Sto attraversando un periodo di malessere fisico e psicologico, ho fatto molti day hospital. Mi devo sottoporre a continui controlli neurologici, cardiaci, immunologici e psicologici”, racconta. “Potrei avere un’alterazione del sistema immunitario. Sono dimagrita, nessuno sa dirmi quando tornerò a star bene”.

    “Mi avevano detto che l’overdose di vaccino avrebbe annullato il vaccino stesso e dunque non avrei avuto gli anticorpi. E invece sono arrivati due mesi e mezzo dopo l’iniezione. Ho valori che superano di 60 volte la soglia della normale vaccinazione con due dosi”.

    Eppure il Green Pass le è negato. “Non riesco a ottenerlo”, spiega la 23enne. “Nessuno si prende la responsabilità di rilasciarmelo, essendo io un caso unico. Se non lo avrò, farò causa a Regione Toscana e ministero della Salute. Senza la certificazione a settembre non posso frequentare l’università, fare gli esami in presenza e neppure partecipare al tirocinio curriculare che ho dovuto interrompere ed è obbligatorio per la laurea magistrale”.

    La disavventura vissuta, peraltro, non ha scalfito la fiducia di Virginia nel vaccino anti-Covid. “Non sarò mai una No vax”, dice. “Anzi, faccio un appello ai miei coetanei: vaccinatevi, mettete le mascherine e niente assembramenti”.

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